Un libro bianco" per denunciare l'immobilismo del Governo per il contenimento di prezzi e tariffe
| ROMA - Cittadinanzattiva: "Libro "bianco" pieno di niente, mentre 77 voci del paniere Istat corrono più dellinflazione".
Un ibro bianco, nel vero senso della parola, per denunciare lassoluto immobilismo del Governo nel contenimento di prezzi e tariffe, nel settore della concorrenza, della distribuzione commerciale, dei carburanti, dei premi r.c. auto, del costo delle locazioni, delle tariffe professionali, del costo di farmaci e cure sanitarie. È quanto è stato recapitato oggi al Governo dalle associazioni dei Consumatori Indipendenti (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori), nellambito della giornata di mobilitazione sul problema del carovita.
Con laumento delle tasse locali (+4.09% nel 2002 rispetto al 2001 e del +3.4% nel 2003 rispetto al 2002), di interventi sul versante prezzi e tariffe se ne sarebbero potuti prendere in più settori. I dati Istat parlano chiaro: a fronte di una inflazione media, nel 2002, pari al 2.4%, e nel 2003 pari al 2.7%, le tariffe del trasporto locale sono aumentate, dal 2001 al 2003, dell8,1% e nei primi otto mesi del 2004 di un ulteriore 5.4%! Analogamente, i servizi sanitari e quelli di raccolta rifiuti, nello stesso periodo sono aumentati anchessi del 7,8%, e di un ulteriore 3,3% da gennaio ad agosto del 2004; lotterie e scommesse +6.6% dal 2001 ad oggi. E ancora, nei primi otto mesi dellanno gli aumenti più significativi hanno riguardato, tra laltro:
Sigarette italiane +12,5%
Trasporti aerei +8,1%
Sigarette estere +7,3%
Servizi bancari +6,3%
Servizi postali +5,9%
Acqua potabile +4,9%
Benzina +4,6%
Nelle proposte dei Consumatori Indipendenti, inoltrate nei giorni scorsi ai Ministri dellEconomia e delle Attività Produttive, sette buone ragioni per riempire di contenuti il libro bianco sulle politiche del Governo per il contenimento di prezzi e tariffe sul versante del prezzo dei carburanti, del risparmio energetico, delle tariffe, dei prezzi dei prodotti di largo consumo, dei costi delle mancate liberalizzazioni delle professioni, degli affitti delle abitazioni, del gettito fiscale e lotta alle evasioni fiscali.
Le Associazioni aderenti a Consumatori Indipendenti non aderiscono allo sciopero della spesa ritenendolo unarma spuntata che non ha prodotto finora alcun risultato, e invitano i cittadini a forme di sensibilizzazione sul problema prezzi e tariffe, adottando comportamenti di acquisto critico e responsabile. A tal proposito sono impegnate a distribuire nelle principali città migliaia di copie del vademecum sulla spesa intelligente, spesa conveniente.
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16/09/2004
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