Pamela Moore quando scrisse " Cioccolata a colazione" aveva in mente di sollazzare i lettori con una storia piccante e spregiudicata.

Quando una moretta,con tacchi a spillo e andatura sinuosa, si è presentata nella tribuna centrale, prima dell' inizio della gara, con un vassoio di cioccolatini, per sollazzare i Vip lì spaparazzati, facendo nel contempo sbavare d' invidia quelli della tribuna laterale alla vista di cotanta grazia, probabilmente nella mente dei dirigenti rossoblu l' intento era un tantino diverso da quello della Moore.

Avevano pensato a qualcos altro, magari un " Cioccolato a merenda" meno piccante e un pò consolatorio in vista di un incontro molto ragionato e poco spregiudicato. I presupposti c' erano tutti. A)l' incontro era di cartello. Un derby rivierasco che ricordava lotte epiche per la promozione. Quindi timore reciproco. B)Cattiveria ridotta al minimo per via del gemellaggio tra le due tifoserie. C)Il Rimini ha sempre temuto la Samb nella sua tana , quindi biancorossi sicuramente prudenti. D)Campo pesantissimo.Se commetti un errore le possibilità di recuperare sono poche.Quindi prima non prenderle.

A dire il vero all inizio ci eravamo illusi di assaporare qualcosa di piccante. L' orologio non aveva fatto in tempo a finire il primo giro nel quadrante che una intuizione di Bogliacino mette Amodio con la palla al piede solo davanti a Dei. Ma l' esterno sambenedettese non è lesto a concludere e permette a D' Angelo di recuperare. Se avesse segnato Amodio chissà che partita sarebbe stata.
Fatto sta che quell' azione sembrava fatta apposta per smentire il proverbio:" Il buongiorno si vede dal mattino" . La gara infatti assume subito l' andazzo di una partita a scacchi. Ben giocata, per carità. Anche spregiudicata (formalmente) nell' impostazione tattica:ambedue le squadre giocavano con un " quasi" 4-3-3.

Quindi una gara,tutto sommato, gradevole , fatta con triangolazioni velici, passaggi di prima intenzione, lanci filtranti. Ma di palle gol neanche l' ombra. Per un altra occasione da rete dobbiamo infatti aspettare il 36°. Trotta crossa per Ricchiuti appostato sul secondo palo,il quale di testa appoggia per Docente che devia, anche lui di testa, sotto la traversa a due passi dalla porta. Spadavecchia d' istinto devia sopra la traversa. Fine delle emozioni forti.

Nel secondo tempo, sotto la pioggia battente, le due squadre perdono di lucidità, si allungano, si disuniscono. Vengono così a mancare anche le eleganti trame di gioco viste nel primo tempo. Con il senno di poi si potrebbe anche dire:uno 0-0 scontato. Solo verso la fine della gara la Samb ha alzato la cresta. Ma con una preparazione così approssimata ha potuto solo dimostrare che, come avevamo già sottolineato, ha carattere e voglia di emergere. Comunque abbiamo messo fieno in cascina, poi si vedrà, se sono rose fioriranno.