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Pupi, pupari e proiezioni per la prima esecuzione assoluta di "FEDERICO II"

| JESI - Così si inaugura la XXXVII stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi venerdì 1° ottobre alle ore 21

Pupi, pupari e proiezioni per la prima esecuzione assoluta dell'opera "Federico II" di Marco Tutino, che venerdì 1 ottobre alle ore 21 inaugurerà la XXXVII stagione lirica del Teatro Pergolesi di Jesi. Celebre per la sua cultura (alla sua corte fiorì la scuola poetica siciliana), per il desiderio di conquista e per la determinazione nella lotta contro il potere papale, Federico II di Svevia si è meritato l'appellativo di Stupor Mundi. Nato a Jesi nel 1194, il grande imperatore 'torna' 810 anni dopo nelle Marche grazie ad un allestimento che ne ripercorre la vicenda interiore e storica attraverso la grande metafora del Teatro dei Pupi siciliani.

L'azione scenica prenderà infatti il via grazie ad un Puparo che, vestito
in abiti contemporanei, darà vita ai personaggi - Federico ed i figli Violante, Enrico, Corradino, la moglie Isabella di Inghilterra, Pier delle Vigne, Michele Scoto - in una chiave di lettura quasi 'pirandelliana', dove il gioco del Teatro dei Pupi si mescola alle moderne videoproiezioni.

"Federico II - spiega Marco Tutino - è certamente la più "moderna" delle Opere che ho scritto. Abbiamo evitato il racconto e scelto l'evocazione, il sogno, la fascinazione di alcune situazioni tipo". " La figura di Federico II è imponente e imponente è la forma operistica: unite, queste imponenze potevano schiacciare le nostre intenzioni - aggiunge il librettista dell'opera, Giuseppe Di Leva - Occorreva una chiave di straniamento strutturale. Ci sembrò di trovarla nel gioco tra 'macro' e 'micro', in particolare nel gioco del Teatro dei Pupi (pare esistesse già ai tempi di Federico II...). Del resto, questa chiave corrispondeva all'idea che ci eravamo fatti di lui: il mondo gli sembrò un teatro".

L'opera "Federico II" è frutto della riscrittura di una imponente produzione lirica realizzata 12 anni fa per il Teatro dell'Opera di Bonn, e mai andata in scena. "Da allora - aggiunge il compositore - molte cose sono cambiate, nel modo di ascoltare lirica, di produrla, ma anche nel mio modo di comporre". Ricchissima la trama musicale e teatrale: l'opera interseca in più punti la prosa affidata al Teatro dei Pupi, fino al melologo sempre interpretato da un puparo.

L'opera, che verrà replicata domenica 3 ottobre alle ore 16 sempre al Teatro Pergolesi di Jesi, sarà interpretata da Randal Turner (Federico II), Michela Sburlati (Isabella), Laura Cherici (Violante), Keith Olsen (Pier Delle Vigne), Mark Milhofer (Enrico), Manrico Signorini (Omar e Michele Scoto), Filippo Bettoschi (Papa Innocenzo e Berardo di Castacca), Roberto Gattei (Dottore), e dal 'Puparo' (cui vengono affidate le parti recitate) Tommaso Massimo Rotella. L'Orchestra Filarmonica Marchigiana è diretti da Stewart Robertson, Carlo Morganti dirige il Coro Lirico Marchigiano 'Bellini'. Firma la regia Valter Malosti, affiancato da un gruppi di eclettici artisti (Francesco Frongia per i video, Paolo Baroni per le scene, Tommaso Massimo Rotella per i movimenti coreografici, costumi di Patrizia Tirino.

Dopo il 'Federico II', il cartellone lirico jesino prosegue sotto il segno del grande repertorio: Il 15, 16 e 17 ottobre andrà in scena "Andrea Chénier" di Umberto Giordano, il 29, 30 e 31 ottobre sipario aperto su "L'Elisir d'Amore" di Gaetano Donizetti, regia di Michele Mirabella, il 6 e 7 novembre appuntamento con "La Traviata" di Verdi, regia e costumi Lindsay Kemp. La stagione lirica chiuderà il 12, 13 e 14 novembre con la prima esecuzione assoluta di "Fuzzy Time", balletto su musiche originali di Bruno de Franceschi e coreografie di Rebecca Murgi.

28/09/2004





        
  



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