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Nominato un comitato paritetico sul fenomeno del mobbing

| ANCONA - Ugo Ascoli: “Trasparenza, ascolto e dialogo per combattere la diffusione di un fenomeno odioso. “

Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la giunta regionale ha approvato un provvedimento in materia di pari opportunità, in relazione al fenomeno del mobbing.  In attuazione del contratto collettivo nazionale – comparto Regione e autonomie locali- l’esecutivo regionale ha, infatti, costituito il Comitato paritetico sul mobbing con la  nomina dei venti componenti, tra effettivi e supplenti,  designati dall’Ente Regione, dalle Organizzazioni sindacali interne e dal Comitato regionale Pari Opportunità.

Il mobbing è conosciuto come quel particolare fenomeno che si traduce in forma di violenza morale o psichica in occasione dell’attività lavorativa, attuato dal datore di lavoro o da altri dipendenti,  nei confronti di un lavoratore. E’ caratterizzato da una serie di atteggiamenti o azioni ripetuti nel tempo in modo sistematico, con connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie tali da comportare disagio nell’attività lavorativa e degrado delle condizioni di lavoro, fino a compromettere la salute psichica, la dignità e la professionalità del dipendente o l’emarginazione dal contesto lavorativo.

“Anche se la costituzione del Comitato paritetico – ha spiegato l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Ugo Ascoli –  rientra nell’attuazione del contratto collettivo di lavoro ed è quindi un atto dovuto, occorre comunque sottolinearne la valenza e divulgarne il più possibile in futuro l’attività e i risultati, altrimenti si correrà il rischio di vanificare gli stessi obiettivi per i quali nasce: dare voce a chi non ce l’ha. “  “ Con la fiduciosa speranza che nell’Ente Regione il Comitato abbia poco da fare – ha proseguito Ascoli-  credo che la trasparenza verso l’esterno delle attività di questo organismo e il dialogo siano essenziali  per combattere, o meglio,  per prevenire la diffusione di un fenomeno odioso come il mobbing. “  “ Soprattutto – ha evidenziato ancora l’assessore- sarà compito fondamentale del Comitato, ai fini di una tutela dei lavoratori, raccogliere i dati relativi alla quantità e alla qualità del fenomeno e,  qualora si registrino situazioni di criticità,  formulare proposte di azioni positive per la prevenzione e la repressione di tale fenomeno, nonché definire codici di condotta.”

Le proposte formulate dal Comitato per il mobbing sono presentate all’Ente Regione per gli adempimenti del caso, tra i quali la realizzazione di sportelli di ascolto nell’ambito della struttura regionale e l’istituzione della figura del consigliere di fiducia.

Tra le altre attività anche la realizzazione di percorsi formativi per affermare una cultura organizzativa finalizzata a far acquisire una maggiore consapevolezza della gravità del fenomeno e favorire, attraverso  iniziative,  la coesione e la solidarietà tra i dipendenti.

Il primo adempimento del neonato organismo,  che durerà in carica quattro anni, sarà quello di nominare al suo interno il presidente e il vicepresidente.

07/09/2004





        
  



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