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Integrazione scolastica e sostegno alla disabilità

| ANCONA - Secchiaroli: “Non è pensabile usare criteri ragionieristici per sostenere l’istruzione dei disabili”.

“Non si può più restare inermi di fronte ad un problema grave come quello innescato dal decreto ministeriale sulla dotazione organica degli insegnanti di sostegno a favore dei disabili. E’ un preciso dovere nei confronti delle famiglie con ragazzi disabili, che si sentono sole ad affrontare una situazione drammatica,  trovare una soluzione che metta in condizioni di esercitare un diritto sacrosanto: quello all’istruzione in pari dignità e opportunità rispetto agli altri studenti. Non è pensabile, né serio usare criteri ragionieristici per quadrare i magri bilanci riservati alla Scuola italiana e al welfare, a discapito di un settore come quello della disabilità.
 
Questo decreto, invece, è un vero e proprio balzo all’indietro nelle finalità che dovrebbero ispirare le scelte in questo campo: la qualità degli interventi,  e non ridurre gli insegnanti di sostegno e le ore dedicate agli alunni disabili.” Sono le parole dense di rammarico dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Marcello Secchiaroli che sta ricevendo da settimane richieste di intervento da parte delle famiglie di alunni disabili, costrette a vivere un’ ulteriore angoscia, tanto che nella provincia pesarese parecchi genitori con questo problema hanno minacciato di far disertare il primo giorno di scuola ai propri figli regolarmente iscritti.
 
“Vogliamo valutare tutte le proposte per correggere la situazione, ha affermato Secchiaroli.” “ Per questo abbiamo organizzato quattro assemblee provinciali, a partire dal 15 settembre, per ascoltare e dare voce innanzitutto alle famiglie, ma anche alle associazioni, e ai Comuni direttamente coinvolti in questo problema che insieme alla Regione si ritrovano un ulteriore carico di responsabilità".
 
La situazione nelle Marche è emblematica di un forte disagio che si sta registrando a livello nazionale. Vi è stato un aumento rispetto allo scorso anno scolastico dell’8,13% di alunni con necessità di sostegno, mentre l’aumento di insegnanti è pari alla metà: il 4,4%  e l’aumento di ore di solo l’1,20% . Ma in questa grave situazione, appare ancora più critico il dato di due province , Macerata e Pesaro-Urbino, dove, a fronte di un aumento di alunni con necessità di sostegno rispettivamente del 6,7% e del 10,59%,  sono stati addirittura ridotte le ore: a Macerata un taglio dell’1,9% e a Pesaro –Urbino dell’1,45.
 
 “ Una distonia evidente – rimarca Secchiaroli- tra l’incremento degli allievi disabili e la variazione della quantità degli insegnanti. Un esempio per tutti è Macerata dove sono state richieste 10.380 ore, la Commissione specifica della Direzione scolastica ( C.S.A.) ne ha valutate necessarie 8.809 e poi la Direzione scolastica regionale ne ha concesse 8.593,  con un ulteriore taglio quindi di 216 ore. Tutto ciò – rileva ancora l’assessore- a fronte di uno specifico protocollo di intesa sottoscritto con la Regione Marche proprio sull’integrazione scolastica a sostegno dei disabili.
 
Una situazione – ha proseguito- che si ripercuote in termini numerici sia sul numero medio di allievi seguiti da ciascun insegnante, sia sul numero medio di ore a disposizione di ciascun allievo. Insomma, oltre ai tagli pesanti nel sostegno educativo al disabile, non sembra esistere alcun criterio che richiami valutazioni, progetti individualizzati, che sono alla base della qualità dell’integrazione, i principi fondanti della nostra legislazione".
 
Le assemblee provinciali – alle quali sono stati invitati numerosi soggetti, dalle famiglie , alle associazioni dei disabili, ai sindaci, ai consiglieri regionali, ai coordinatori d’ambito , nonché ai dirigenti scolastici e ai sindacati della scuola-  si terranno ad Ancona, il 15 settembre, a Pesaro il 16, a Macerata il 22 e ad Ascoli Piceno il 24 settembre.
 
Su oltre 204 mila alunni marchigiani- dall’infanzia alle scuole di secondo grado- gli alunni disabili sono 3592 ( nel 2003 erano 3322 e nel 2002, 3174). La legge regionale sulla disabilità,  la 18/96, finanzia gli interventi di integrazione scolastica con un contributo di circa 1 milione e mezzo di euro, a fronte di una spesa complessiva per il 2003 dei comuni e della Regione di 5 milioni e 981 mila euro.
 
“Questi fondi – conclude Secchiaroli – in gran parte e da anni, la Regione Marche li finalizza ad incrementare la qualità degli interventi di sostegno;  non vorremmo trovarci ora di fronte al fatto che con i contributi regionali si debba sopperire alle primarie necessità di istruzione di questa fascia di popolazione, perché lo Stato non solo non si preoccupa della qualità, ma neanche della quantità indispensabile.”

08/09/2004





        
  



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