Estenuata al punto tale da dover chiedere l'intervento della magistratura per veder tutelato il proprio diritto alla salute. E' quanto accade ad una signora - E.M. - che abita sopra al supermercato Vagnoni. Luogo da cui provengono - sostiene - rumori di motori che le rendono la vita impossibile.

A nulla sono servite le segnalazioni che effettua da qualche tempo in comune. L'unico rimedio è stato quello di denunciare il tutto alla procura.

Così ha fatto, con l'auspicio di poter  "...tornare a vivere".

Del caso si occuperà il sostituto procuratore Giovanna Lebboroni.

Si tratta della terza denuncia effettuata da parte della signora rispetto ai rumori del supermercato situato al piano sottostante la sua abitazione. La signora racconta che sono stati effettuati due rilievi da parte dell'Arpam "...che hanno confermato l'eccessiva rumorosità e la mancanza del rispetto delle norme in materia e il Comune, conseguentemente, ha emesso un'ordinanza con cui si intimava al proprietario di provvedere al rientro dei limiti di legge. Di tutta risposta nulla di quanto richiesto è stato fatto, adducendo la motivazione che occorreva un proroga di due mesi per fare i lavori richiesti. Una volta ottenuta, allo scadere dell'ulteriore termine, il proprietario presentava una certificazione dell'ultimazione dei lavori con la quale veniva concessa dal Comune la possibilità di continuare la propria attività. E invece questo signore, incurante della legge, non ha eseguito alcun tipo di operazione per risolvere il problema".

Il proprietario del supermercato, Antonio Vagnoni, respinge ogni addebito sostenendo di essere in perfetta regola e di aver provveduto a rimuovere i motori rumorosi.