Il giorno dopo l’elezione del nuovo presidente della commissione urbanistica, destra e sinistra negano che l’interessato, il capogruppo della Lega Nord Vincenzo Rosini, faccia parte dei rispettivi schieramenti.

Secondo il coordinatore comunale dell’Ulivo Giovanni Gaspari “maggioranza e opposizione sono quelle decretate dalle elezioni del 2001, sicché Rosini è di fatto un rappresentante della maggioranza.”

A Gaspari risponde il coordinatore comunale di Forza Italia Paolo Forlì: “Rosini ha dichiarato espressamente di fare opposizione all’amministrazione Martinelli. Non c’è dubbio che la presidenza della commissione sia stata assegnata alla minoranza.”

Intanto questa mattina, martedì, il sindaco Martinelli ha provveduto a nominare l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Poli alla presidenza della commissione edilizia, in sostituzione dell’ex assessore all’urbanistica Leo Sestri, dimessosi lunedì 4 ottobre.

Una seconda questione è invece oggetto di pronostici tra le forze politiche: il Piano Regolatore che il prof. Piergiorgio Bellagamba si accinge a protocollare verrà annullato e si dovrà quindi ripartire da zero come annunciato da Rosini, o sarà invece discusso in commissione e in consiglio comunale?

Anche qui due partiti, coincidenti con i due schieramenti. La maggioranza pone l’accento sul fatto che la commissione ha soltanto una funzione consultiva, che le sue indicazioni non sono vincolanti e che sul Piano Regolatore la reale competenza è del consiglio comunale.

La minoranza ripercorre invece il procedimento tramite il quale si è arrivati all’elezione di Rosini, rivendicando che le dichiarazioni dell’esponente della Lega prima della votazione rispondessero a precisi e preesistei orientamenti della stessa minoranza: in particolare, che il Piano vada annullato per vari motivi.

Dice Gaspari: “il Piano Regolatore che dovrebbe essere presentato a breve potrebbe contenere alcune imprecisioni, a partire dai dati del censimento del 2001, che fa cambiare gli standard di cui tenere conto. Bellagamba lo ha fatto? Il tecnico ci dica inoltre come intende reperire quel milione e mezzo di metri quadrati di verde che mancano a San Benedetto per raggiungere la media di 27 metri per abitante che la Regione Marche richiede. Infine, nel corso di tre anni e mezzo la gestione delle zone D2, le varianti al PRG e le concessioni edilizie per attrezzature comuni hanno privato la città di tutte le aree di interesse di un Piano Regolatore.”