“È grazie alla funzione educatrice e formatrice della Scuola che, raggiunta l’Unità d’Italia, siamo riusciti a fare gli italiani. Ma, il Paese è dinamico e la Scuola deve sapersi adattare ai mutamenti sul piano sociale, economico, culturale in un contesto che diviene sempre più globale”.

Per questo, ha affermato il Sottosegretario di Stato al MIUR Maria Grazia Siliquini durante la sua visita odierna a Castignano, il Governo ha deciso di “varare una riforma che ci darà un sistema di istruzione e formazione qualitativamente migliore, più moderno ed europeo, più vicino ai bisogni dei giovani e del mondo del lavoro, ma contemporaneamente attento a difendere l’identità nazionale e le tradizioni locali, tramite i nuovi flessibili piani di studio”.

Nel corso dell’inaugurazione dell’anno scolastico, svoltasi nel Teatro Comunale ospite del sindaco del piccolo centro marchigiano, di cui è originaria la famiglia della senatrice, Domenico Corradetti e alla presenza del direttore generale dell’Ufficio Scolastico per le Marche, Michele De Gregorio, del presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Massimo Rossi, del dirigente scolastico Vincenzo Sgalippa, del prefetto di Ascoli Piceno, Giuseppe Destro, e del vescovo di San Benedetto del Tronto, mons. Gervasio Gestori, la Siliquini ha voluto sottolineare che la riforma riconosce “la responsabilità e la centralità della funzione della famiglia, che può e deve concorrere con la Scuola a perseguire una corretta educazione dei figli. In un mondo nel quale dominano i modelli comportamentali assunti dalla televisione, è giusto che la Scuola e la famiglia valorizzino, congiuntamente, la loro azione formatrice per tramandare i valori ed accrescere il livello formativo dei giovani, evitando fenomeni di astrazione dalla realtà che conducono poi all’emarginazione sociale”.

Il direttore generale Michele De Gregorio ha ricordato “l’esigenza di vedere sempre nell’inizio dell’anno scolastico un momento di speranza festosa, in cui i ragazzi si aprono a un anno di impegni ma anche di promesse, che tuttavia non può non richiamare la necessità di una attenzione non occasionale né strumentale ma costante alla scuola e alle sue problematiche”.

E in particolare De Gregorio ha citato, per la scuola marchigiana, il dato dell’affluenza degli alunni stranieri (la nostra regione è la terza in percentuale in Italia per le presenze), che evidenzia la complessità del confronto e delle sfide che la scuola stessa è chiamata ad affrontare e la necessità che l’intera comunità le si raccolga attorno per consentirle di affrontare al meglio il complesso insieme dei suoi compiti”

“Siamo particolarmente lieti – ha poi aggiunto il direttore generale rivolto alla Siliquini – che lei abbia trovato il piacere di venire a cogliere il calore che la scuola delle Marche sa esprimere e che è una delle qualità che la caratterizzano”.

“Una visita nei propri luoghi di origine - ha concluso la Siliquini - rappresenta un vibrante ritorno al passato, per chi ha come me nel sangue la tenacia propria di queste terre. È un motivo di orgoglio poter condividere questi momenti con i miei concittadini naturali. Mi ha emotivamente commosso una così ampia presenza, una partecipazione così sentita e corale degli abitanti di Castignano”.