“Tre mesi fa sono riuscito a sconfiggere una grave malattia. Avevo un tumore al braccio e da quell’esperienza, molto dura per me e per la mia famiglia, ho ricavato molti insegnamenti, tanto che è cambiato il mio modo di vedere le cose. Poi aggiungiamoci che a Pescara, nel momento più difficile della mia vita, sono stato trattato malissimo da alcuni dirigenti”.

 

Tira fuori tutto il suo orgoglio Gianluca Colonnello, quello delle 104 partite in serie A (con Lecce e Perugia) e delle 127 gare in serie B (con Perugia e Pescara). Un leone in campo, dove galoppa incessantemente sulla fascia sinistra: è il capitano della Samb. E’ il giusto esempio per la banda di giovani “terribili” al servizio del tecnico Ballardini. Una nuova Samb per un nuovo Colonnello.

 

Non solo orgoglio per lui, ma una rabbia totale positiva da riversare in un’avventura tutta da vivere. “La Samb rappresenta l’inizio della mia seconda carriera – si sfoga Colonnello – Quello che ho in corpo lo darò per questa maglia. Ho avuto la fortuna di trovare un gruppo eccezionale, un allenatore meraviglioso, e società e tifosi che hanno dimostrato di essere grandi in tutto. Sono stato accolto benissimo e, questa di San Benedetto, è una tappa fondamentale della mia vita calcistica. Spero di finire qui, ma con la Samb in serie A”.

 

Lo dice con il ghigno di chi non molla mai e lancia un segnale a chi di dovere. “Con il Pescara è un discorso chiuso, ma spero proprio di incontrarlo al più presto – dichiara Colonnello – Con il club abruzzese avevo un altro anno di contratto e ho rinunciato ad una bella cifra economica. Avevo delle richieste di club di serie B, ma anche di squadre olandesi di serie A. Ma sono un tipo molto istintivo e credo moltissimo nella scelta fatta di venire a San Benedetto. Conoscevo molto bene la piazza rossoblù. Vale quanto molte di serie B e qualcuna di A per entusiasmo e competenza”.

 

Con questo spirito da puro combattente, il capitano della Samb non drammatizza sulla prima sconfitta rimediata con la Vis Pesaro ed invita tutti a concentrarsi sul match di domenica a Cittadella. “E’ tutto passato e dobbiamo pensare alla sfida in terra veneta – dice Colonnello – Sarà una gara difficile come tutte le altre. Rispettiamo il Cittadella, ma non lo temiamo. Dobbiamo soltanto commettere qualche errore in meno. Anche perché stiamo dimostrando di avere una grande compattezza fino alla fine della partita. Fuori casa troviamo meno problemi rispetto a quando giochiamo al Riviera? Innanzitutto giochiamo sempre allo stesso modo, sia in casa che in trasferta. L’unica differenza è che fuori dal Riviera siamo sempre riusciti a fare gol. Ma è dovuto al caso e non è un discorso di nostre caratteristiche”. Vola inarrestabile, capitano coraggioso.

 

Intanto dopo Gutierrez, anche Zanetti salterà la trasferta di Cittadella. L’ecografia effettuata ieri sera dal difensore ex Teramo ha rilevato una piccola distrazione al flessore della gamba sinistra e quindi deve riposare qualche giorno. Tornerà a lavorare martedì prossimo, alla ripresa degli allenamenti. Problemi fisici anche per Amodio, che non ha disputato la partitella in famiglia tenutasi oggi pomeriggio al “Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli. Il centrocampista uruguaiano ha un fastidio all’adduttore della coscia destra e le sue condizioni verranno valutate nell’allenamento di domani.