Le reazioni a caldo dopo il voto favorevole della Camera sulle riforme.
| ROMA - Centrodestra soddisfatto. L' opposizione si prepara al referendum.
Dopo l'approvazione del testo sulle riforme alla Camera si susseguono dichiarazioni e prese di posizione in entrambi gli schieramenti politici.
Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio: ''Il voto di oggi rappresenta un fatto positivo per tutti noi. E per Bossi un ricostituente... E' stato un lavoro difficile. Per merito di tutti si e' raggiunto un risultato che rimedia a cio' che era successo alla fine della scorsa legislatura. Credo che Bossi ora guarira' sul serio, era raggiante''.
Piero Fassino, Segretario dei DS: ''La maggioranza disegna un vestito di Arlecchino che nessuno sara' in grado di far indossare all' Italia. Ci prepariamo a condurre una battaglia con tutti gli strumenti istituzionali che prevede la Costituzione. Fino a quando sara' in Parlamento, ci batteremo per cambiare questa riforma in Parlamento. Quando avremo come unico strumento il referendum, lo utilizzeremo per chiedere agli italiani di fermare questa brutta riforma''.
Gianfranco Fini, vicepremier, compiaciuto, si presenta ai giornalisti con il pollice alzato e, al momento, non ha rilasciato alcun commento.
Francesco Rutelli, leader della Margherita: "Una giornata nera per la Repubblica. Ha prevalso la pretesa di Bossi; speriamo che la maggioranza di destra fermi la macchina impazzita di stravolgimento della Costituzione e della devolution''.
Roberto Castelli, Ministro della Giustizia: ''Un passo avanti molto importante. L'approvazione avviene dopo molto tempo, e dopo molte discussioni. Sembrava essere arrivati ad un punto morto. Ora, invece, c'e' un testo molto condiviso''.
Bobo Craxi: "Il testo della Camera non e' condivisibile. Le mie perplessita' iniziali si sono mutate in un giudizio negativo. L'esigenza di una riforma era e resta una problema da affrontare, ma questo testo deprime lo spirito dell'unita' nazionale, stabilisce l'inamovibilita' del capo dell'esecutivo e avvilisce il ruolo del Parlamento''.
Maurizio Gasparri, Ministro per le Comunicazioni: ''Questo e' un passaggio di grande importanza per il governo e per la maggioranza, anche se si tratta della prima lettura. Questa riforma difende l'unita' nazionale in un quadro federalista. E le preoccupazioni del centrosinistra sono state fugate, perche' prive di fondamento''.
Luca Volontè, capogruppo UDC, rivolgendosi al centrosinistra: ''Tutti sappiamo che potevamo fare un testo migliore, ma tutti sappiamo anche quanto poco avete fatto per questo. La tirannia delle opposizioni hanno scelto di votare contro a nostre proposte quando quest'estate gettavano i petali per terra quando passavamo.... Un centrosinistra reo, in questo senso, anche di aver ''disatteso il richiamo di Ciampi''. E tutto questo ''per seguire il diktat di un uomo solo''.
Luciano Violante, capogruppo DS: ''Si doveva istituire il premierato, cosa sulla quale eravamo e siamo d'accordo. Avete invece costruito un despota. Il modello di primo ministro non e' stato ne' Schroeder, ne' Blair, ne' Bush. Dietro questa riforma c'e' l'ombra di Putin, modello che andra' bene per la Russia, ma che a noi non piace per nulla''.
Francesco Cossiga: ''Conto molto sulla prudenza e sulla furbizia di Silvio Berlusconi. Penso che egli lascera' approvare il pasticciaccio brutto di Lorenzago solo quando non sara' possibile far svolgere l'inevitabile referendum prima delle elezioni politiche''.
Alessandro Cè, capogruppo della Lega Nord: ''Ottimo, ottimo. E' la liberta' per tutti''.
Franco Giordano, capogruppo RC: ''E' una pessima legge che cercheremo di abrogare con il referendum. E' una legge che spacca l'Italia e determina le condizioni in base alle quali le regioni ricche saranno sempre piu' ricche e quelle povere saranno sempre piu' povere''.
Domenico Nania, presidente dei senatori AN: ''E' un passo significativo verso il cambiamento per il quale i cittadini ci hanno voluto al governo del Paese nel 2001. Con il federalismo unitario e paritario, la tutela dell'interesse nazionale e con il premierato abbiamo disegnato il nuovo sistema costituzionale italiano, che garantira' alla nostra democrazia di funzionare meglio e di poter competere con le democrazie dei Paesi piu' evoluti del mondo ".
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15/10/2004
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