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La marchigianità dell'olio si controlla su internet

| MACERATA - Presentato il sistema di rintracciabilità Unaprol nel convegno dell'Abbadia di Fiastra.

Un sistema di rintracciabilità che garantisca la "marchigianità" dell'olio extravergine d'oliva e che dia al consumatore la possibilità di controllare su Internet l'origine, le caratteristiche e la "storia" del prodotto acquistato. E' l'idea promossa dall'Unaprol, l'associazione nazionale dei produttori di olive, e presentata nel corso di un convegno svoltosi questa mattina all'Abbadia di Fiastra di Tolentino e organizzato da Unaprol, Coldiretti Macerata, Aprol e Confagricoltura.

Il progetto, come illustrato dal responsabile, Mario Salvi, prevede la partecipazione di tutti gli elementi della filiera, dalle imprese ai frantoi, alle strutture di trasformazione, seguendo passo dopo passo il prodotto dalla coltivazione dell'olivo fino alla commercializzazione dell'olio. Un percorso che il consumatore potrà verificare su Internet utilizzando il codice impresso sull'etichetta.

Attualmente sono coinvolte nel progetto 15 regioni, tra cui le Marche, 43 associazioni di produttori, oltre 8mila soci e 100 frantoi. Una possibilità in più per le imprese, già gratificate dall'arrivo della nuova Dop Extra Vergine Marche, che aumenterà il peso dell'olio regionale sul mercato nazionale ed europeo e della quale ha parlato Antonio Di Maio, in rappresentanza del Consorzio Marche Extra Vergine. Dopo i saluti del presidente provinciale Aprol, Franco Verdicchio, e del vicepresidente dell'Unione Agricoltori, Giancarlo Ceccaroni Cambivoglia, è stato il Responsabile del settore Olivicolo di Coldiretti, Benedetto Orlandi, a fare un quadro della nuova Organizzazione Comune di Mercato sull'olio, grazie alla quale le aziende avranno la possibilità di muoversi meglio sul mercato.

Quindi, il dibattito, moderato dal capo ufficio stampa Unaprol, Michele Bungaro. "Fino a qualche anno fa di rintracciabilità si parlava poco - ha concluso il presidente di Coldiretti Macerata, Luciano Fuselli -, ma oggi la situazione è cambiata. Qualità e sicurezza devono poter essere garantiti, e per fare ciò la strada migliore è un sistema di rintracciabilità obbligatoria. Non a caso, Coldiretti ha raccolto un milione di firme per la legge sull’etichettatura obbligatoria dell’origine degli alimenti".

16/10/2004





        
  



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