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Papè Satan, Aleppe!

| Come "emme" vede il satanismo dei nostri giorni.

di emme

  Dopo la droga, i pedofili, i cani che mordono e fanno la popò sui nostri asfalti immacolati, è la volta del “ satanismo”. Niente paura. Anche questa passerà presto ed andrà a far mucchio con le altre cose scontate. La droga gira sempre di più e non ci possiamo far niente. Al più si potrà istituire un corso di laurea in drogologia, mica buttare il napalm sui campi di coca in Colombia e su quelli di papavero in Afganistan e Turchia!. I pedofili stanno lì e se la ridono navigando in rete e i cani continuano a fare la popò sulle strade, anche perché nessuno gli ha spiegato dove la dovrebbero fare.

            E poi, non si può mica perdere tempo a parlare di queste ed altre  cose che mangiano dall’interno la nostra società sempre più tesa verso “ magnifiche sorti e progressive ”, quando c’è bello pronto con tanto di tombe profanate, ostie oltraggiate, disegni orrendi e osceni e delitti sacrificali, il Satanismo, che nessuno sa bene cosa sia, ma, a leggerne, ha un suo particolarissimo fascino!

            La condanna di questa infame quanto stupida pulsione, è ovvia ed unanime. L’importante è non approfondire troppo. Se uno sprovveduto come me si mette a ragionarci sopra, rischia di imbattersi in certi nodi che manco la spada di Alessandro saprebbe sciogliere. Lasciamo da parte il rompicapo della presenza del Male nel mondo e non ci perdiamo nei meandri della contestualizzazione, per  cui un male che più male di così non si concepisce, diventa un ‘ non male’ se collocato in certi tempi e certe società lontanissime dall’oggi.. Non parliamo nemmeno della fisicità e immanenza  del Demonio (o di tantissimi Demoni, tanti quanti sono gli abitanti di questo sgangherato pianeta), autorevolmente attestati da chi se ne intende e discorriamo un po’ di quel che accade sotto i nostri occhi assonnati ed accanto a noi, sempre che riusciamo a scuoterci dal consueto torpore televisivo.

            Pare che in Italia ci siano da centomila a seicentomila ‘ satanisti’. Sembrano molti, ma, se fossimo in grado di distinguere e catalogare, la prospettiva cambierebbe. Quel che si intende normalmente con quel termine, e cioè un gruppo di associati dediti a pratiche antisociali, contro natura e crudeli fino all’omicidio, il numero scende e potremmo riferirlo a sparuti gruppi di pazzi o criminali disadattati. Tutti gli altri sarebbero innocui adepti di credenze e rituali religiosi fondati sul credo luciferino che, se restano nell’ambito della legge, sono protetti e garantiti dalla Legge stessa come manifestazioni della libertà di coscienza. Ovvio, no?… non a caso una rete della TV  l’altro giorno intervistava il capo di una setta chiamata “ I bambini di Satana”… 

            Il problema è questo: in una società evoluta fondata sul progresso scientifico e sull’assioma della realtà effettuale della Ragione, come è possibile che fioriscano o si perpetuino, certe credenze, assolutamente prive di qualunque base probatoria razionalmente presentabile?.

            Una parte della risposta è. letteralmente, sotto i nostri occhi. Quando le reti televisive fanno a gara a presentarci Santi Graal, Sacre Lance, scienze segrete, miracoli per ogni gusto, Piramidi che fermano il tempo e fanno incorruttibile la carne ( poi si fa la prova, non è vero niente…ma chi ci credeva prima continua a volerci credere!), cerchi sull’erba, quartine di Nostradamus ed altri ciarlatani della stessa risma etc.etc., si buttano ( inconsapevolmente spero!), le basi per il Satanismo in ogni sua forma oltreché per la più grossolana ignoranza ed acrisia. Quando pullulano le stazioncine televisive dedicate alla cartomanzia ed altro ( alla faccia dell’ ‘abuso della credulità popolare’), con un movimento di affari pari a circa cinque milioni di Euro; quando, sul grande schermo vanno per la maggiore le ‘ emozioni forti’ provacate da indemoniate procaci, esorcisti ridotti a mal partito, cadaveri ubriachi che  vanno barcollando a turbar i vivi; quando in Rete si può navigare in siti incredibili che spacciano il falso per vero, la fantasia per un fatto e ignorano ogni smentita per quanto scientifica , adescando allocchi di ogni risma,  beh, è allora che si seminano i futuri deliri satanisti. Ma, poiché la televisione, per sua natura, rappresenta e “ parla come se avesse Autorità”, certe favole per bambini diventano insegnamento, verità, motivazione e giustificazione del manifestarsi della latente parte maligna dell’Uomo.

 E’ un po’ come un tempo facevano le vecchie nelle serate lunghe accanto al fuoco, quando godevano a stringersi la frotta di nipoti abbracciati a tremare al racconto di improbabili incontri con fantasime, demoni e ritornanti sepolti vivi. Sprizzavano dalla fiamma spontanee, improvvise scintille e la bragi crepitavano e gemevano a conferma ed approvazione mentre, dimenticate, si facevano carbone le mele sotto le ceneri roventi. Per fortuna i bambini crescono e fanno i conti con la vita e seppelliscono quei racconti fra i ricordi d’infanzia, a meno che non siano tendenziali criminali stupidi e sanguinari, pronti a riesumare quelle favole per autogiustificarsi ed assolversi.

            Il patto col diavolo, del resto non era gioco per bambini. In tempi andati c’erano libri e leggi che attestavano il demoniaco e la stregoneria e c’erano uomini pii che ne facevano terreno di caccia fin dai tempi degli Antichi.

A Roma, accanto alla strix facitrice di filtri e veleni, c’erano temutissimi, personaggi che, non avendo ancora un Lucifero a cui darsi, si dedicavano industriosamente alla negromanzia e la applicavano anche alla politica. Infatti, oltre a predire la morte di ricche vedove ed eredi scomodi, prendevano di mira  anche  gli Imperatori, fornendo pronostici che alimentavano complotti, tant’è che tali pratiche erano punite con leggi ‘ de majestate’, pressappoco cioè ’alto tradimento’, diremmo oggi. Tutto ciò, fra l’altro, comportava assassini e sacrifici di esseri umani. Infatti era credenza comune che, per comunicare con gli inferi, vuoi per implorare la morte del tiranno, vuoi quella dello ‘ zio d’America’, vuoi quella del rivale in amore,  occorresse mandare laggiù un messaggero  e  si sa che questa non era faccenda da viventi. ( Mica tutti possono essere come Odisseo ed Enea!). E non sembra che il Diavolo abbia un indirizzo di posta elettronica.

Nei secoli bui, mentre le streghe, sulla fede di Michelet, si rifugiavano e sopravvivevano nei boschi portando in salvo l’Eterno Femminino, si moltiplicarono gli stregoni evolvendo dalla necromanzia al satanismo. Fin quando la Chiesa non equiparò la stregoneria all’Eresia, quella fu un dato culturale imprescindibile che non risparmiava nessuno, nemmeno la stessa Chiesa Cattolica. A parte gli orrori che accompagnarono questa istituzione dopo l’esperimento carolingio  per secoli a venire, è difficile non avvertire odore di zolfo nel macabro Concilio del Cadavere ed ancor più significativo quanto sorprendente, è l’alone di stregoneria e negromanzia che accompagna  fin da quando sedeva sul Sacro Soglio, un grande Papa come Silvestro II ( Gerberto d’Aurillac ). Strano caso ( questo si “ oscurantista”! ) questo che volle uno scienziato e matematico che, quand’anche si fosse dedicato ad esperimenti alchemici ( altro non c’era a quei tempi per ammazzare la noia) , era saldamente ancorato alla più pura razionalità in fama di stregone perché possedeva scienza ed usava la Ragione. A lui dobbiamo, infatti, l’introduzione  dei numeri arabi nel calcolo,  lo zero, nonché la definizione del  valore numerico in ragione della posizione, cose evidentemente impossibili con i numeri romani e tanto strane ed estranee alle incolte membra dei più da sembrare opera di un Demonio laureato.

Non c’è alcun dubbio che, anche per la calamità dei tempi e la disperazione di esistenze affamate, umiliate, concusse, flagellate dalle epidemie e dalle carestie, vissute in un mondo nel quale il razionale ed il sapere erano privilegio di pochi, nei secoli successivi siano fiorite sette, conventicole e consorterie dedite a culti diabolici. In buona sostanza, il patto ed il servizio del  Diavolo erano i mezzi per ottenere sopravvivenza, ricchezza, potere. Malgrado la evidente contrapposizione ideologica, Pietra Filosofale e Satanismo hanno lo stesso fine e talvolta, in qualche modo, si confondono. Non a caso Marlow mette di fatto in parallelo  la scienza del dr. Faust con il il patto diabolico che restituisce la giovinezza.

Trascorsa la grande stagione illuministica e la ventennale battaglia di Voltaire contro ogni superstizione, il Male che è nell’Uomo riemerge negli odierni fenomeni di Satanismo. Sono anche questi i mostri generati dal sonno della Ragione, tragicamente grondanti di sangue come rivelano recenti episodi  che hanno percosso per un giorno il mondo della cronaca.

La domanda è “ Perché?”. Come può accadere che si adori il Diavolo ( Si chiami Pazuzu o Satana o Farfarello, questa è solo  un’idiozia e gli idioti ci sono sempre stati…) e si tracci attraverso la nostra tecnologica civiltà una striscia di sangue?- Se, anziché isolare e decontestualizzare culturalmente  i singoli cruenti episodi, quasi un tentativo di rendere eccezionale e, quindi, rimuovere il delitto,  si sottoponesse ad attenta critica la generalità di fatti  che investono ogni Paese e si caratterizzano, pur nella loro diversità, nell’offerta cruenta di una vittima fino al sacrificio volontario e dedicatorio di se in forma collettiva, credo che, più che scoprire una verità, dovremmo rispondere ad una ulteriore  serie di inquietanti interrogativi.

Dovremmo domandarci se c’è un nesso fra la generale caduta del livello culturale umanistico ed il disagio esistenziale che sta a fondamento dell’adesione al satanismo. Se c’entra qualcosa la quotidiana manipolazione della verità e delle menti. Se, parimenti, c’è un laccio consequenziale fra il c.d. “ consumismo” e la impossibilità di soddisfare un’istanza di utilità marginale sempre più sollecitata che, per reazione, genera il fine di ricchezza, successo, potere che motiva il patto diabolico. Roba da farci sentire tutti corresponsabili!

Gran questioni! – ‘Faccende da filosofi’…, mi dicono i miei amici e teneri familiari distogliendo lo sguardo da  “L’Isola dei Famosi” e guardandomi con compatimento…E poi, che Diavolo andiamo cercando, quando si da per certo il benessere per tutti noi - ed a portata di mano ! - . E il successo, eccolo pronto che fa l’occchiolino dagli schermi tivvù. E l’eterna, ritornante  giovinezza,  canta come una sirena dalla bocca del chirurgo plastico e ruscella dall’ugola di quell’altro che ci insegna lo “ stile di vita “ … - Di Margherita, poi, ne sfilano quante ne vogliamo, sorridenti, tutte uguali, con la fascia di miss provolone d.o.c., o di miss silicone

Mi resta un dubbio: fra tanti Persuasori e di fronte a mezzi di convincimento tanto sofisticati che offrono in offerta speciale i tradizionali oggetti del patto luciferino, vuoi vedere che è giunta l’ora della pensione anche per Satanasso, povero Diavolo Tentatore  d’altri tempi…?!.

17/10/2004





        
  



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