La politica e i valori umani e della famiglia sono questi i concetti con cui si è conclusa domenica la vista pastorale dell’Arcivescovo Monsignore Gennaro Franceschetti a Servigliano, iniziata domenica scorsa. Come ultime due tappe programmate dall'Arcivescovo Gennaro Franceschetti per questa visita che ha toccato anche le piccole realtà come la frazione di Curetta, un incontro con l'amministrazione comunale e la Santa Messa con i parrocchiani

“E’ una grandissima emozione – ha commentato il sindaco Maurizio Marinozzi – aver avuto come ospite l’arcivescovo Gennaro Franceschetti, siamo lieti che la vista pastorale sia iniziata da Servigliano. Monsignore ha lasciato un messaggio molto importante alla comunità. In questa società dove le urgenze ci fanno dire spesso non abbiamo tempo, si è avuto un esempio contrario l'Arcivescovo si è fermato con noi vivendo anche le piccole realtà”.

Poi è stata la volta dell’Arcivescovo Gennaro Franceschetti che ha parlato di molti argomenti della vita pubblica e privata, riferimenti all’impegno sociale che deve essere di carattere politico ma con attenzione alle fsce deboli della comunità.

“Ho colto volentieri - ha dichiarato l'Arcivescovo Gennaro Franceschetti - la possibilità d'incontrarmi con voi. Siamo tutti consapevoli che la Chiesa e le istituzioni civili devono essere animate da un comune impegno per l’uomo, ognuna deve operare nel suo specifico e nella propria autonomia, ma in spirito di dialogo e di collaborazione sincera e reciproca. Un impegno invocato anche dal Santo Padre.

La socialità è la dimensione costitutiva della persona umana, e l’istituzione comunale è una delle espressioni primarie del convivere delle persone e delle famiglie. Tutti siamo consapevoli della diffusa crisi dei valori nella prassi politica, spesso c’è la corsa al potere agli interessi personali, la comunità politica esiste in funzione di quel bene comune in cui essa trova significato e piena giustificazione. Insieme bisogna dare adeguata attenzione ai vari problemi del territorio, che oggi sono gravi, la salute, il lavoro, la droga, la donna, la famiglia, la natalità. La natalità è quasi ferma in Italia, una persona che nasce è spesso vista come un peso. Queste devono essere la priorità a tutti i livelli istituzionali, occuparsi delle fasce più deboli della società”.