Con una lettera inviata questa mattina ai familiari, il sindaco Erminio Marinelli ha espresso il proprio cordoglio, a nome dell’Amministrazione comunale e della città, per la scomparsa dell’artista Arnoldo Ciarrocchi, morto ieri nella sua casa di Civitanova all’età di 88 anni.

Parlando di “perdita dolorosissima per la città”, il sindaco Marinelli ha ricordato, scrivendo alla signora Rinalda Mori, moglie dell’artista scomparso, come Ciarrocchi abbia “amato Civitanova Marche di un sentimento profondo, la cui inconfondibile testimonianza trapela dall’attaccamento alle sue radici, dalle bellissime espressioni dei suoi messaggi poetici, dalla grandiosità della sua opera artistica”.

“Grande è l’orgoglio di questa città e dei Civitanovesi– ha aggiunto Marinelli – per aver avuto Arnoldo Ciarrocchi come figlio e come illustre concittadino. Egli è stato un artista così grande da risultare tra le figure più significative del secondo Novecento, mantenendo nel contempo la semplicità e la generosità delle grandi figure della storia. I grandi artisti, che sono quasi sempre anche uomini di notevole spessore, non muoiono mai: imperituro è il loro ricordo così come la loro opera”.

 “Addolorato e dispiaciuto per la morte di questo insigne uomo e pittore – ha detto il sindaco – ricordo oggi la lucentezza e la soddisfazione che trapelavano dai suoi occhi durante l’inaugurazione della mostra che il Comune gli dedicò nel 1997 presso la chiesa di Sant’Agostino. Desidero altresì sottolineare la grande generosità della famiglia, ed in particolare della signora Mori, che ha donato al Comune diverse opere di Arnoldo Ciarrocchi, oggi conservate nella Pinacoteca <Moretti> in una sala a lui dedicata”.

L’Amministrazione comunale sarà presente attraverso propri rappresentanti ai funerali dell’artista, che si svolgeranno domani pomeriggio presso la chiesa di San Paolo, a Civitanova Alta.

Nato a Civitanova nel 1916, Ciarrocchi ha frequentato la Scuola del libro di Urbino. Le sue prime incisioni risalgono al 1934. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra i quali nel 1951 un premio per l’incisione alla prima Biennale Internazionale d’arte di San Paolo del Brasile e, nel ’52, il primo premio per le stampe incise alla Quadriennale di Roma. Nel ’55 ha ricevuto il premio per le acqueforti alla prima Biennale dell’Incisione italiana a Venezia.

Le sue opere sono state esposte tra l’altro alla Biennale di Venezia nel 1962 e alla Quadriennale di Roma nel 1976. Nell’88 gli è stato conferito a Jesi il premio “Rosa Papa-Tamburi”.