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La "lavata di capo" di Izzotti sveglia il Grottammare.

Grottammare | I biancazzurri vincono sul campo del Sansepolcro all'indomani della sfuriata del tecnico abruzzese. La gioia di Cristian Pazzi, al primo centro con la maglia del Grottammare.

di Stefano Di Benedetto

La “lavata di capo” ha fatto bene. Il Grottammare ha colto sul difficile campo del Sansepolcro una preziosa vittoria proprio all’indomani della sfuriata di mister Izzotti: il tecnico abruzzese, alla vigilia della sfida contro la squadra dell’ex Severini, aveva lanciato velenose frecciate all’indirizzo di alcuni suoi giocatori, colpevoli di scarso impegno.
 
“Il mio sfogo evidentemente è stato salutare: – ammette Izzotti – ho visto un Grottammare finalmente motivato, calcisticamente cattivo e voglioso di fare risultato. Nessuno, e ripeto nessuno, si è tirato indietro. Questa prova così caparbia da una parte mi esalta, dall’altra mi fa riflettere: dovevo proprio arrivare a dire quelle cose per svegliare i miei, o meglio alcuni di loro? Sarà il campo a dire se Sansepolcro è stato solo un fuoco di paglia, ce ne sono stati diversi finora…, o se il Grottammare riuscirà a trovare una continuità che definisco “mentale”, indispensabile per centrare il traguardo della salvezza”.
 
Insomma, Izzotti tiene alta la tensione di un gruppo che, a detta sua e non solo, deve ancora dimostrare di essere adatto e maturo per un campionato difficile come quello di serie D. Intanto , però, l’allenatore può “consolarsi” con il bellissimo gol, il primo con la maglia biancazzurra, di Cristian Pazzi, match winner della gara di Sansepolcro.
 
“Lo cercavo da diverso tempo, – dice l’attaccante – per fortuna domenica è arrivato. Non sto ancora benissimo dal punto di vista fisico, ma pian piano la condizione arriverà. Sono contento, più che per il mio gol, per la vittoria: venivamo da due sconfitte, perdere ancora sarebbe stato preoccupante. Adesso, c’è da dare continuità alle prestazioni ed ai risultati: non possiamo più permetterci delle pause perché più ci inoltriamo nel campionato, più le cose si faranno difficili. Dobbiamo crescere e farlo in fretta”.  

20/10/2004





        
  



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