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“I meriti di Belligoni erano già meriti di Marabini”

San Benedetto del Tronto | Comunicato del gruppo consiliare dei DS in risposta al vicepresidente del consiglio regionale Sandro Donati

di gruppo consiliare dei DS*

È per noi motivo di grande soddisfazione apprendere che, in odore di elezioni, il vice presidente del consiglio regionale, Sandro Donati, inizi almeno a leggere la stampa della nostra zona. Ma perché nessuno appaia incompetente e pressappochista, consigliamo in genere di leggere le notizie pregresse.

Nei fatti, da una lettura costante attenta ed interessata dei giornali, non diciamo dei documenti di programmazione regionali e aziendali (comprendiamo quanto impegno e quante difficoltà comporterebbe!), l’amico Sandro Donati si sarebbe accorto che quanto detto dal dott. Belligoni nel merito di investimenti, finanziamenti e quant’altro, e da lui incautamente e sprovvedutamente ripetuto, lo si sarebbe potuto ritrovare nel budget dell’anno 2003 (approvato dal consiglio regionale) durante la gestione del dott. Marabini.

Dov’era, a quel tempo, il nostro vice presidente? Devesi presumere che non abbia nemmeno letto, ad esempio, gli atti amministrativi relativi al finanziamento di circa 5 miliardi di vecchie lire per la risonanza nucleare e l’impianto per la gestione digitale di immagini e referti, disposti ed approvati in sede regionale appunto.

La precedente gestione aveva, in verità, previsto un ventaglio più ampio di interventi quali, pure ad esempio, la ristrutturazione del Dipartimento di emergenza ed accettazione (DEA), anche in termini di allocazione diversa dall’attuale unità operativa. Fatto neppure menzionato dall’attuale direzione nel corso dell’ultima conferenza stampa alla quale il nostro vice presidente si è pedissequamente attenuto.

Ed allora, cogliamo l’occasione per segnalare all’amico Sandro Donati un dato molto preoccupante: la forte riduzione (-20%) della mobilità attiva emersa nel corso di questo anno 2004, ossia della capacità di attrazione del nostro ospedale nei confronti di pazienti di altre regioni, soprattutto abruzzesi. E pensare che nel 2003, dopo molti anni, si era registrata una inversione di tendenza per la mobilità passiva! Non esponenziale ma sicuramente un dato positivo.

E, infine, l’assordante silenzio sulle battaglie che si stanno portando avanti da più parti, in particolare per il settore neurochirurgico.

Condividiamo però l’appello che occorrono un grande impegno per dare soluzione ai numerosi problemi della sanità locale ed il sostegno concreto dei tanti attori in campo.

Soprattutto di chi è delegato a rappresentarci nel governo regionale.
 
* Giovanni Gaspari, Gabriele Franceschini, Palmiro Merli, Federico Olivieri

21/10/2004





        
  



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