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Ricercatori Unicam contro il disegno di legge Moratti

| CAMERINO - Il testo emendato lascia aperte e addirittura aggrava tutte le questioni che hanno determinato una ferma presa di posizione da parte del mondo accademico in favore del ritiro dello stesso.

Anche il Senato Accademico dell’Università di Camerino, come quelli di altri Atenei italiani, ha approvato a larga maggioranza il documento presentato dall'Assemblea dei Ricercatori dell’Ateneo che fa riferimento al disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari approvato dalla Commissione Cultura della Camera, “il cui testo emendato- si legge- lascia aperte e addirittura aggrava tutte le questioni che hanno determinato una ferma presa di posizione da parte del mondo accademico in favore del ritiro dello stesso.”

I Ricercatori dell'Università di Camerino esprimono il proprio profondo dissenso nei confronti delle previsioni normative del DDL che, come scritto nel testo approvato il 15/9/2004 dal Comitato di Presidenza della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, vengono definite “inaccettabili o velleitarie e inapplicabili”.

In particolare, in sintonia con le posizioni espresse dai massimi organi accademici delle Università italiane, i Ricercatori dell'Università di Camerino condannano il precariato diffuso e prolungato introdotto dal decreto, specie in considerazione delle scarse risorse investite nella ricerca e nella formazione superiore.

Condividendo in pieno le parole del Presidente della CRUI, ritengono centrale "il riconoscimento del lavoro, dell'impegno e delle funzioni di docenza oggettivamente assunte dagli attuali ricercatori", e osservano che tale riconoscimento non è certo assicurato dalla figura del “professore aggiunto”; condannano in quanto inammissibili ed anche eticamente inaccettabili le forme surrettizie di reclutamento di docenti al di fuori delle regolari procedure concorsuali e sono contrari alla proposta del nuovo regolamento dei concorsi che tenderebbe solo a favorire le grandi università.

I Ricercatori Unicam ritengono, inoltre, che il loro ruolo risulti ancora fondamentale ed attuale per l'accesso al sistema universitario dei giovani di valore, e riconoscono la specificità e la rilevanza del ruolo didattico dei Ricercatori, il cui contributo è stato ed è indispensabile per l'attuazione della riforma degli ordinamenti didattici, e pertanto giudicano che la loro collocazione in un ruolo ad esaurimento disconosca la realtà, generando legittimo scontento.

Pertanto essi pongono come fondamentale obiettivo di interrompere l'iter parlamentare del decreto in attesa di ripristinare un autentico e costruttivo confronto tra Ministero e comunità accademica

26/10/2004





        
  



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