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Marche, per i 150 consorzi artigiani con 30 mila imprese in arrivo una rivoluzione

| ANCONA - I consorzi e le cooperative marchigiane associate a Cna e Legacoop si sono riunite ad Ancona per discutere delle modifiche degli statuti in adeguamento al diritto societario.

momento del convegno sui Consorzi

Nel futuro del sistema produttivo marchigiano ci sarà sempre più posto per i consorzi, le cooperative e le forme associate. Nella nostra regione vi sono circa 150 forme consortili operanti nel comparto dei trasporti (62,3 per cento), nel manifatturiero (20,4 %) e nei servizi (14,3 %), in particolare in quelli creditizi. Le imprese associate sono oltre 30 mila.

“Per tutti” sostengono i responsabili di Cna Marche Roberto Cappelloni e di Legacoop Massimo Lanzavecchia “si annuncia una vera e propria rivoluzione destinata ad incidere profondamente sull’operatività dei consorzi”.

Lo scorso primo gennaio, infatti, è entrata in vigore la riforma del codice civile in materia di diritto societario ed entro il 31 dicembre i consorzi e le cooperative dovranno modificare i propri statuti. Entro il 10 gennaio del prossimo anno dovranno poi iscriversi al nuovo Albo delle Cooperative. Una condizione questa essenziale per vedersi riconosciuti i benefici tributari di legge, legati alla mutualità.

I consorzi marchigiani aderenti a Cna e Legacoop Marche si sono riuniti ad Ancona, presso la sede della Cna regionale, per discutere sui cambiamenti in arrivo: requisiti della mutualità prevalente per l’accesso alle agevolazioni, destinazione degli utili, ristorno, rapporti con i soci, disciplina societaria.

“Siamo preoccupati” dichiarano Lanzavecchia e Cappelloni “perché dal convegno è emerso come alcune delle nuove opportunitità introdotte potrebbero contrastare con le norme vigenti per l’artigianato, mettendo a rischio l’iscrizione all’Albo artigiani e l’accesso alle relative agevolazioni. Nei prossimi giorni dovremo impegnarci per una corretta interpretazione delle nuove norme e per evitare i possibili contrasti con le leggi per l’artigianato.”

“Viste la delicatezza e la complessità della fase degli adeguamenti statutari” concludono Cappelloni e Lanzavecchia “mettiamo a disposizione dei consorzi in forma cooperativa le nostre strutture ed i nostri Centri servizi per fornire informazioni, consulenza e assistenza”. 

Legacoop e Cna intendono coinvolgere nella discussione anche le altre associazioni artigiane e del movimento cooperativo, in modo da interessare l’intero comparto dei consorzi artigiani e del movimento cooperativo delle Marche, che comprende diversi e rilevanti settori di attività (autotrasporto, export, credito, elettrauto ecc).

29/10/2004





        
  



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