Tale istituzione  costituirà un punto importante di riferimento per l’apertura di un dialogo più diretto tra la realtà produttiva marchigiana ed un Paese, come la Bulgaria, in cui sono già evidenti gli effetti positivi di un programma di  riforma e di stabilizzazione avviato nel 1997 che hanno generato una sorprendente ripresa economica ed una stabilità istituzionale “tali da concludere con largo anticipo tutti i capitoli negoziali – sottolinea la nota del Consolato – necessari all’ingresso nel 2007 nell’Unione Europea”.

Tra l’altro è di poche settimane fa la notizia che dal 2005 cittadini e imprese straniere avranno la possibilità di acquisire diritti di proprietà sulle terre agricole bulgare attraverso la stipula di un atto o di un contratto internazionale ratificato dal Parlamento. La revisione dell'articolo 22 della Costituzione è stata promossa da una Commissione ad hoc competente in materia di emendamenti costituzionali. Il Presidente della Commissione, Kamelia Kassabova, ha illustrato come la revoca del divieto discenda direttamente dalla necessità di conformare il corpus juris nazionale all'acquis comunitario, nello specifico alla legislazione sul libero movimento di capitali.

“Si moltiplicano dunque le condizioni favorevoli per un ulteriore sviluppo delle relazioni economiche ed istituzionali  con la Bulgaria – ribadisce Gian Mario Spacca vice presidente della Regione Marche –  Paese in cui l’export regionale è quasi triplicato negli ultimi cinque anni. Nei primi sei mesi del 2004, le nostre esportazioni verso l’area sono cresciute di oltre il 20%, con un fatturato che sfiora i 43 milioni di euro.” 

Per Simeone II  (le cui vicende familiari si intrecciano indissolubilmente con quelle storiche della Bulgaria, essendo figlio di re Boris III e della regina Giovanna di Savoia, e lui stesso Re dal 1943 al 1946)  gli sforzi e i sacrifici fin qui compiuti dal suo Paese per rientrare nei parametri posti dall’Unione,  testimoniano la volontà di giungere  puntuali alla firma del contratto di adesione  all’Europa. Il Primo Ministro ritiene che l’apertura ad Ancona del Consolato Onorario sia essenziale per lo sviluppo di un percorso comune.

Cordiale l’incontro con il Presidente della Regione Vito D’Ambrosio che ha espresso i suoi auspici per un proficuo rapporto economico. Il presidente ha illustrato all’illustre ospite e ai suoi accompagnatori, l’Ambasciatore di Bulgaria in Italia Nikola Kaloudov, l’On. Gustavo Selva, presidente della Commissione Affari della Camera dei Deputati e il Segretario Generale della Farnesina Umberto Vattani, come le Marche siano più che mai all’interno del processo europeo, come modello di cooperazione e di sviluppo, impegnate nell’esportazione dei distretti produttivi in particolare nell’area balcanica. Decisiva dunque  è l’individuazione di un comune percorso per arrivare a nuovi obiettivi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nei quali la Regione Marche ha maturato un’esperienza molto significativa.