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Tre ottobre. Cosa ha pensato chi ha partecipato.

Ascoli Piceno | Il Comandante Minniti: “I valori non hanno connotazione politica ne partitica. I valori sono dello spirito e appartengono a tutti gli uomini”

di Federico Biondi

Presenti alla celebrazione del tre ottobre al Sacrario di Colle San Marco il Senatore Amedeo Ciccanti, il Presidente della Provincia Massimo Rossi, il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, l’arma dei Carabinieri, le forze di Polizia, una rappresentanza della minoranza consiliare e un pubblico fatto da liberi cittadini e associazioni cittadine.
 
Un momento di celebrazione per ricordare i partigiani d’Italia. Un evento importante per la nazione e la città di Ascoli ha dato un grande contributo, per la libertà e la democrazia per lo Stato Italiano. La cosa importante è che tutti gli abitanti di Ascoli e Provincia siano consapevoli di ciò e perché questo avvenga occorre tenere a mente tutti gli insegnamenti, intrisi nei valori che la resistenza ha lasciato: giustizia sociale, libertà e pace.
 
Durante la celebrazione sono stati gridati alcuni slogan da studenti e da alcuni movimenti, senza creare particolari problemi, ciò fa parte della democrazia.
 
Come del resto fa parte della democrazia il fatto che i partigiani dell’Anpi hanno lamentato tutta una serie di scelte che in questo momento il parlamento sta facendo, in relazione alla Costituzione di cui loro si sentono custodi.
 
Nell’occasione abbiamo sentito il Comandante della Caserma dei Carabinieri di Ascoli Piceno Minniti, “questa celebrazione rappresenta un momento di spiritualità. I valori non hanno connotazione politica ne partitica. I valori sono dello spirito e appartengono a tutti gli uomini. Questo è il senso delle istituzioni che oggi sono qui e che sono al servizio di tutti”.
 
D’accordo il Senatore della Repubblica Amedeo Ciccanti, “è una celebrazione di grande significato morale e politico, purtroppo quest’anno è stata disturbata da una manifestazione impropria e verbalmente violenta che ha portato a contestare il presidente dell’Anpi – aggiunge - ci rammarichiamo che dei gruppi estremisti della sinistra abbiano potuto rovinare una bella festa che rappresenta un momento di libertà e di riconciliazione nazionale”.
 
A San Marco nascono i valori che hanno dato vita all’Italia, alla Democrazia, alla Repubblica, alla Costituzione, “una sorgente che porta acqua alle nostre case, che dobbiamo salvaguardare che non dobbiamo inquinare da cui dobbiamo dissetarci – dice il Presidente della provincia Massino Rossi -  in questi momenti assistiamo ad una violazione della costituzione. La nostra partecipazione a missioni militari, come quella in Iraq, fa sembrare al cittadino di essere in uno stato di guerra permanente, cosa che tra l’altro lede anche la libertà di chi vive in questo paese”.
 
 
Il racconto di un noto cittadino ascolano in riferimento ai fatti del tre ottobre “quel giorno da corso Mazzini saltò in aria un carro armato, io avevo quindici anni ma gia lavoravo come un uomo adulto – dice Nazzareno Agostini - c’era il chi salvi si può. Trovai un nascondiglio e assistetti a tutta la sparatoria”.
 
Emozionato e commosso Agostini racconta un altro avvenimento di quei giorni, “un giorno due tedeschi entrarono in casa - dice Agostani – con me c’era mia sorella e mio fratello Luciano. Avemmo molta paura pensavo che ci rubassero la carrozzetta (strumento di lavoro), ma non fu così. Ci presero in braccio piangendo e dopo un po’ andarono via e lasciarono sul tavolo del cibo. Questo rappresenta un contrasto nella mia mente, tra gli spari, le bombe a mano e questa visita”.

04/10/2004





        
  



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