“Mi sono coordinato perfettamente e ho preso il pallone come meglio non potevo. La sfera è andata dove Chiodini non la poteva più prendere. Senza dubbio la più bella rete che sono riuscito a mettere a segno nella mia carriera”. Sembra una dichiarazione di un attaccante di razza ed invece è quella di un centrocampista, tutto cuori e polmoni, che prima che arrivasse alla Samb aveva segnato appena tre reti (due nel Giugliano nella scorsa stagione prima che approdasse al Teramo, ed una nel Gladiator).

 

Per Antonio De Rosa, napoletano verace, il gol realizzato contro la Fermana, oltre a mettere al sicuro la vittoria della Samb, ha mandato in visibilio i tifosi rossoblù, che lo amano svisceratamente, tanto da coniargli il soprannome di “Ringhio Gattuso”, proprio perché assomiglia, per caratteristiche agonistiche, al centrocampista del Milan.

“Un po’ dappertutto mi chiamano così e ci ho fatto l’abitudine – afferma De Rosa – In campo do tutto quello che ho in corpo e i tifosi lo apprezzano. Ho tanta voglia di fare bene. Spero di poter dimostrare tutto il mio valore dopo la delusione di Teramo”.

 

E già il Teramo. Una parentesi, per il ventitreenne centrocampista, tutta da dimenticare. Approdò in Abruzzo, nella passata stagione, nel mercato di gennaio dopo che nel Giugliano stava mettendosi in mostra come uno dei migliori centrocampisti della serie C2. Ma qualcosa non andò per il verso giusto con la squadra del presidente Romano Malavolta.

“Hanno fatto di tutto per farmi venire a Teramo, ma poi non lo so cosa sia accaduto – continua De Rosa - Il tecnico Zecchini non mi apprezzava. Le mie caratteristiche non erano compatibili nel suo assetto tattico. Sono rimasto molto sorpreso, anche perché nelle pochissime partite che ho giocato ho sempre offerto buonissime prestazioni”.

 

Quando lo scorso agosto il consulente di mercato, Vincenzo D’Ippolito, gli ha prospettato la possibilità di approdare alla Samb, De Rosa non ci ha pensato due volte ed ha accettato la destinazione. Sapeva che avrebbe trovato l’ambiente giusto per riscattarsi.

“Ho dato subito la mia disponibilità per venire a San Benedetto – afferma De Rosa – Nonostante che avessi diverse squadre di C2 che mi volevano e ci fossero richieste anche dal Sora e dalla Fermana. Quest’ultima società si era mossa su indicazione di Marco Cari, che avevo avuto come allenatore al Giugliano nella passata stagione. Ho preferito San Benedetto perché è un posto bellissimo e perché c’è una piazza calda ed esigente come piace a me. Devo dire che ho fatto bene ad effettuare questa scelta. Stiamo andando benissimo in campionato, ma la classifica non la guardiamo. Pensiamo solamente a fare bene”.

 

Oggi pomeriggio, al campo “Sabatino D’Angelo”, la compagine rossoblù ha ripreso gli allenamenti in vista del derby con la Vis Pesaro. Il giovane difensore Canini ha assorbito la contusione alla tibia patita al Recchioni e domani tornerà a lavorare con il gruppo. Pienamente ristabilito, dal malanno alla schiena, il cileno Gutierrez.