Trapianti- giornata conclusiva della Riunione tecnico-scientifica del North Italian Transplant
| ANCONA - Lattivita a Torrette iniziera con il trapianto di rene e poi di fegato. Premiati i benemeriti del prelievo e del trapianto, tra gli altri il personale delle sale operatorie di Torrette e Fulvio Montillo.
I quattro relatori della Transplant, in senso orario Alessandro Nanni Costa,Paolo Menichetti, Massimo Cardillo, Giuseppe Piccolo
Il balzo in avanti compiuto dalle Marche nel campo delle donazioni dorgano, seconda regione in Italia con oltre 30 donatori per milione di abitanti, è stato il presupposto essenziale perché potesse nascere un Centro Trapianti nella nostra regione e precisamente presso lOspedale regionale di Torrette.
Non sarà una struttura singola- ha spiegato il direttore degli ospedali riuniti Ancona Torrette, Paolo Menichetti alla conferenza stampa svoltasi nel corso della giornata conclusiva della riunione tecnico scientifica del North Italian Transplant (Nit)- ma il terminale deccellenza della piena funzionalità e dellalta qualità di tutte le strutture dellOspedale di Torrette e dellintera rete ospedaliera marchigiana. Niente come lattività di trapianto- ha aggiunto Menichetti - è trasversale alle altre discipline sanitarie.
Sarà dunque un gruppo interdisciplinare ad effettuare i trapianti nelle Marche, dopo unadeguata formazione ed esperienza anche con stage nei centri trapianti nazionali. Nei primi giorni di novembre ha detto ancora Menichetti arriverà un chirurgo universitario da Udine, Andrea Risaliti, che ha già esperienza di trapianti.
Poi si inizierà, entro il primo semestre del 2005, con il trapianto di rene, loperazione più consolidata a livello nazionale, quindi con quello di fegato, più complessa ma già molto testata. Secondo gli standard nazionali lobiettivo è di 30 trapianti lanno, ma per i centri di nuova istituzione è un obiettivo da raggiungere in due anni.
Non sarà una struttura singola- ha spiegato il direttore degli ospedali riuniti Ancona Torrette, Paolo Menichetti alla conferenza stampa svoltasi nel corso della giornata conclusiva della riunione tecnico scientifica del North Italian Transplant (Nit)- ma il terminale deccellenza della piena funzionalità e dellalta qualità di tutte le strutture dellOspedale di Torrette e dellintera rete ospedaliera marchigiana. Niente come lattività di trapianto- ha aggiunto Menichetti - è trasversale alle altre discipline sanitarie.
Sarà dunque un gruppo interdisciplinare ad effettuare i trapianti nelle Marche, dopo unadeguata formazione ed esperienza anche con stage nei centri trapianti nazionali. Nei primi giorni di novembre ha detto ancora Menichetti arriverà un chirurgo universitario da Udine, Andrea Risaliti, che ha già esperienza di trapianti.
Poi si inizierà, entro il primo semestre del 2005, con il trapianto di rene, loperazione più consolidata a livello nazionale, quindi con quello di fegato, più complessa ma già molto testata. Secondo gli standard nazionali lobiettivo è di 30 trapianti lanno, ma per i centri di nuova istituzione è un obiettivo da raggiungere in due anni.
Nel corso della stessa conferenza stampa il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa e i coordinatori delle aree regionali del Nit, Giuseppe Piccolo e Massimo Cardillo hanno ribadito lapprezzamento per il risultato raggiunto dalle Marche, grazie anche al motore di tutte le iniziative attivate in questo campo, Duilio Testasecca, coordinatore regionale dei Trapianti.
Nanni Costa ha detto di condividere limpostazione non meramente organizzativa ma improntata alla qualità per rendere funzionale un centro trapianti nelle Marche perché lattività di trapianto è un indicatore della qualità di tutto il sistema sanitario e volano per altre attività. Importante ha aggiunto Nanni Costa- come ha messo in rilievo ieri il presidente della Regione, DAmbrosio, applicare la filosofia di rete e di sistema e di innalzarne la qualità per garantire la sicurezza nei trapianti.
Duilio Testasecca ha poi ricordato che nei primi nove mesi del 2004 sono stati effettuati nelle Marche 37 prelievi multiorgano compreso lultimo effettuato proprio ieri notte, di cui 28 solo a Torrette ma anche in altri ospedali come Urbino, Senigallia, Fabriano. Cardillo e Piccolo del Nit, lorganismo interregionale fondato nel 72, hanno affermato che il Centro che nascerà nelle Marche rappresenta il punto di arrivo di un modello armonico, perché dove esistono le garanzie e le potenzialità per far funzionare un centro trapianti significa avere un punto di riferimento di buona sanità.
Nel corso della mattinata si è svolta anche la cerimonia di consegna delle benemerenze del prelievo e del trapianto: sono state attribuite alla memoria di Antonio Carta, Daniele Giacobbe, Thomas Giacomuzzi, Marco Pinna, Alessandro Ricchi e Helmut Zull Ner, vittime dellincidente aereo avvenuto nel febbraio scorso mentre trasportavano un cuore che sarebbe stato trapiantato presso lospedale Brotzu di Cagliari, la motivazione vuole ricordare e ringraziare persone che pagano con la vita il pezzo della dedizione al dovere e allamore per la medicina e per la gente.
Altre due benemerenze sono andate nelle Marche : al personale delle sale operatorie del prelievo di organi e tessuti dellOspedale di Torrette che è stato ricordato raramente riceve la gratitudine dei pazienti e lattenzione dei media, mentre è parte integrante dellattività di trapianto.
E, infine, a Fulvio Montillo già presidente dellOspedale Umberto I di Ancona che ha attivato la convenzione di adesione al Nit e con lOspedale Maggiore Policlinico di Milano per le attività di prelievo, promovendo in seguito iniziative per listituzione di un Centro trapianti ad Ancona.
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05/10/2004
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