Un uomo dai semplici valori, che amava stare in mezzo alla gente e scherzare, l’intero paese lo descrive così Venanzio Concetti, l'uomo deceduto domenica pomeriggio in seguito al violento invidente verificatosi sul ponte di Servigliano. La chiesa del Cristo Re a Piane di Falerone era colma di gente ieri mattina per il funerale, presenti familiari, amici e anche il Sindaco Massimo Bertuzzi, tanta tantissima gente che non potendo restere in chiesa ha atteso la fine della cerimonia sullo spiazzale antistante.

Venanzio Concetti di 84 anni è morto a causa di un frontale di cui ancora sono in fase d'eccertamento le cause, ma resta la fine inaccettabile per quest'uomo che era sopravvissuto a vicende impensabili e che amava vivere sopra ogni oltra cosa. Durante la Messa nel cuore della gente è sorto spontaneo il ricordo di Venanzio Concetti, uomo allegro che spesso girava con la sua auto per piane, che proprio domenica mattina aveva fatto visita al mercato. La nipote commossa, rotta dal pianto, non è riuscita neppure a terminare la lettura, poi continuata dal parroco che lo ha ricordato con semplicità.

 “Scompare il nostro fratello Venanzio – ha raccontato don Leandro Nataloni – un uomo che durante la seconda guerra era riuscito a scampare ad una fucilazione e salvarsi fingendosi morto in mezzo ai cadaveri, vissuto all’affondamento di una nave”. Un’esistenza vissuta in ogni sua minima parte, stroncata improvvisamente in maniera  inclemente, intorno alle 11 il corteo funebre si è diretto a piedi al cimitero di Falerone.