Cinque quintali di rottami ferrosi contaminati dal radioisotopo cobalto 60 n (co-60) sono stati sequestrati dai carabinieri di Ascoli Piceno in un'industria nella zona di Maltignano, tre le persone denunciate.

 

Il materiale è stato scovato presso un’azienda che opera nel settore del recupero e commercializzazione di rottami ferrosi. Ora si trova in sicurezza all’interno della stessa ditta. I cinque quintali di ferro presentavano una contaminazione radioattiva pari a 160-170 cps (conteggi per secondo), notevolmente superiore al fondo ambientale, oscillante tra 6 e 7 cps.

 

Il responsabile della ditta è stato deferito alla magistratura per l’ omessa denuncia del rinvenimento del materiale radioattivo.

Un provvedimento analogo è stato adottato nei confronti del titolare di un altoforno del Bresciano, dove in precedenza i rottami erano stati avviati alla fusione.

Nel corso dei controlli i carabinieri hanno sequestrato anche mille tonnellate di rifiuti speciali e un intero impianto di frantumazione.