Cittadinanzattiva su tragedia bimba Zagarolo: ancora una volta un rischio ben noto
| ROMA - "Metteremo a disposizione della Magistratura i dati in nostro possesso." Parte civile nel processo.
"Ancora una volta a fare le spese dell'immobilismo è stata una giovane vita"
Questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla morte della bambina di Zagarolo a seguito di un incidente dovuto al cancello di una scuola.
"Avevamo già segnalato la pericolosità di quel cancello", aggiunge la Petrangolini, "illustrando i dati del recente rapporto Impararesicuri (il testo completo è disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it).
Quante altre tragedie dovremo aspettare per mettere la parola fine alle situazioni di rischio nelle nostre scuole? Anzitutto, mettiamo a disposizione della Magistratura i dati a nostra disposizione, e ci costituiremo parte civile nel processo".
"Ci appelliamo al Miur e ai diversi enti locali coinvolti", ha continuato la Petrangolini, "perché ai diversi livelli inseriscano la sicurezza scolastica come priorità delle proprie azioni; questo, nonostante gli istituti dovrebbero già essere a norma, alla luce della scadenza del 31 dicembre, giorno ultimo per completare tutti gli adempimenti sulla sicurezza previsti dalla legge 626. Non vorremmo assistere all'ennesima proroga e ad altri incidenti prima di porre in sicurezza le scuole".
"In molti istituti che hanno preso sul serio questo problema abbiamo assistito ad importanti cambiamenti in positivo nell'arco di un solo anno", ha quindi concluso la Petrangolini, "ciò significa che se si vuole è possibile cambiare".
Cittadinanzattiva realizzerà il 25 novembre prossimo la II Giornata nazionale per la sicurezza scolastica, quest'anno sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero dell'Istruzione. In quella data saranno realizzate iniziative di sensibilizzazione e formazione sul tema. "Ci appelliamo a tutti gli istituti per far sì che diventi una preziosa occasione per dare una grande spinta permettere, per esempio a posto le scale, togliere le barriere architettoniche o attuare uno dei tanti possibili interventi immediati".
Di seguito, alcuni dei principali dati del rapporto "Impararesicuri" 2004:
- i crolli di intonaco di diversa entità hanno riguardato 72 delle 200 scuole monitorate, ed hanno interessato nel 20% dei casi le aule (quindi il luogo in cui gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo), nel 16% il cortile, nel 13% i corridoi e nell'11% i servizi igienici;
- nelle aule non si sta molto bene, perchè in più di 1 scuola su 3 (39%) ci sono banchi e sedie rotti o in cattive condizioni; sono presenti pavimenti sconnessi nel 16% dei casi e finestre non integre nel 17%; i livelli di illuminazione, areazione e temperatura ambientale sono considerati appena discreti;
- permane una situazione gravissima per la certificazione degli edifici scolastici, per i quali manca nel 51% quella di agibilità statica ed igienico-sanitaria e nel 68% quella di prevenzione incendi;
- le barriere architettoniche risultano presenti ancora in modo significativo nell'ingresso principale delle scuole (23%, 1 su 4), nell'accesso al cortile (19%, 1 su 5) e ai servizi igienici (sempre 19%). Per quanto riguarda le aule, presentano barriere il 10% di esse.
Questo il commento di Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla morte della bambina di Zagarolo a seguito di un incidente dovuto al cancello di una scuola.
"Avevamo già segnalato la pericolosità di quel cancello", aggiunge la Petrangolini, "illustrando i dati del recente rapporto Impararesicuri (il testo completo è disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it).
Quante altre tragedie dovremo aspettare per mettere la parola fine alle situazioni di rischio nelle nostre scuole? Anzitutto, mettiamo a disposizione della Magistratura i dati a nostra disposizione, e ci costituiremo parte civile nel processo".
"Ci appelliamo al Miur e ai diversi enti locali coinvolti", ha continuato la Petrangolini, "perché ai diversi livelli inseriscano la sicurezza scolastica come priorità delle proprie azioni; questo, nonostante gli istituti dovrebbero già essere a norma, alla luce della scadenza del 31 dicembre, giorno ultimo per completare tutti gli adempimenti sulla sicurezza previsti dalla legge 626. Non vorremmo assistere all'ennesima proroga e ad altri incidenti prima di porre in sicurezza le scuole".
"In molti istituti che hanno preso sul serio questo problema abbiamo assistito ad importanti cambiamenti in positivo nell'arco di un solo anno", ha quindi concluso la Petrangolini, "ciò significa che se si vuole è possibile cambiare".
Cittadinanzattiva realizzerà il 25 novembre prossimo la II Giornata nazionale per la sicurezza scolastica, quest'anno sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero dell'Istruzione. In quella data saranno realizzate iniziative di sensibilizzazione e formazione sul tema. "Ci appelliamo a tutti gli istituti per far sì che diventi una preziosa occasione per dare una grande spinta permettere, per esempio a posto le scale, togliere le barriere architettoniche o attuare uno dei tanti possibili interventi immediati".
Di seguito, alcuni dei principali dati del rapporto "Impararesicuri" 2004:
- i crolli di intonaco di diversa entità hanno riguardato 72 delle 200 scuole monitorate, ed hanno interessato nel 20% dei casi le aule (quindi il luogo in cui gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo), nel 16% il cortile, nel 13% i corridoi e nell'11% i servizi igienici;
- nelle aule non si sta molto bene, perchè in più di 1 scuola su 3 (39%) ci sono banchi e sedie rotti o in cattive condizioni; sono presenti pavimenti sconnessi nel 16% dei casi e finestre non integre nel 17%; i livelli di illuminazione, areazione e temperatura ambientale sono considerati appena discreti;
- permane una situazione gravissima per la certificazione degli edifici scolastici, per i quali manca nel 51% quella di agibilità statica ed igienico-sanitaria e nel 68% quella di prevenzione incendi;
- le barriere architettoniche risultano presenti ancora in modo significativo nell'ingresso principale delle scuole (23%, 1 su 4), nell'accesso al cortile (19%, 1 su 5) e ai servizi igienici (sempre 19%). Per quanto riguarda le aule, presentano barriere il 10% di esse.
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08/10/2004
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