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Presentato a San Ciriaco il Quaderno sul progetto-pilota che ha interessato 93 edifici romanici

| ANCONA - D’Ambrosio: “Svelare le Marche alle Marche per una fruizione omogenea di questo prezioso e diffusissimo patrimonio tutto marchigiano. ”

"Il Romanico nelle Marche" nella Cappella del

In uno dei più imponenti segni dell’architettura romanica marchigiana, la cattedrale di San Ciriaco ad Ancona,  è stato presentato oggi il volume “Il Romanico nelle Marche “, secondo numero della Collana “I Quaderni” curata dal Servizio Beni e Attività culturali della Regione. 

A fare gli onori di casa l’arcivescovo di Ancona- Osimo, Edoardo Menichelli e il futuro Direttore della Cattedrale,  Don Ermanno Carnevali che hanno accolto gli ospiti nella Cappella del SS Crocifisso. Erano presenti l’assessore comunale alla Cultura, Antonio Luccarini, la presidente della I Commissione consiliare regionale Cultura , Adriana Mollaroli e il presidente di “Piceno da scoprire”, Caserta. 

 “Vogliamo innanzitutto svelare le Marche alle Marche, che talvolta possiedono ricchezze quasi a loro insaputa” ha affermato il presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio, illustrando le scelte alla base del progetto- pilota che ha interessato due aree della regione- Dal promontorio del Conero alla Vallesina; le valli del Tenna, dell’Aso, del Nera e Fiastra - nei tre aspetti: il Romanico Maggiore, il Romanico Minore e i Portali.

“Continua con questo lavoro -  ha aggiunto  D’Ambrosio- l’impegno di valorizzazione e riscoperta del patrimonio culturale regionale,  dopo lo studio di itinerario romanico lanciato per il Giubileo del 2000 e il recente Atlante del Gotico, secondo l’ottica  di collegare non solo idealmente,  ma in  una concreta prospettiva di messa in rete,  le civiltà storico- artistiche- architettoniche che brillano come perle preziose nelle Marche e che sono diventate stile identificante.

Le finalità sono diverse e comunque legate fra loro:  valorizzare per far conoscere il Romanico che è diffusissimo sul territorio, farlo fruire direttamente, avvantaggiandosi anche di tutte le più valide esperienze già collaudate , come “Piceno da scoprire”, richiamare così i flussi turistici che sempre più si indirizzano verso il turismo culturale, risorsa che ha dimostrato essere fondamentale per evitare le crisi. ”   

“Un progetto pilota che come tale è un modello da esportare-  ha spiegato la dirigente del Servizio Beni e Attività culturali della Regione, Laura Pierini- e che ha raccolto 93 schede di censimento che offrono chiavi di lettura diverse e originali  (indicatori turistico-ricettivi, paesaggistici e occupazionali)  con lo scopo di contestualizzare il bene romanico nel suo ambiente e disporre di informazioni importanti per cominciare a costruire modelli di gestione come risorsa turistica.”

“Non rimarrà quindi un lavoro isolato – ha assicurato la dirigente- perché l’impegno è quello di sviluppare l’esperienza e allargarla alle altre aree della regione che non sono meno ricche di manufatti  romanici. “ 

Da segnalare,  inoltre, che il progetto pilota, attraverso  il programma comunitario Interreg, si apre alla nuova Europa con un progetto in partnership con l’Umbria , la Romania e la Grecia; a livello regionale, invece, si include nel progetto “Il Romanico nel Piceno- Chiese aperte”. 

Le 110  pagine del Quaderno, curato da Paolo Brugè, contengono non solo le schede redatte da Alessandra Panzini, Silvia Luni, Monica Ferri, Sara Gentili che hanno lavorato anche ai testi insieme a Maria Diana Fioretti e al curatore del volume, ma anche una ricca documentazione fotografica a colori delle bellissime chiese e abbazie che punteggiano le Marche: da San Vittore di Genga all’Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale di Amandola,  dalla Chiesa di Santa Croce di Sassoferrato alla Chiesa di Sant’Agostino a Matelica. In terza di copertina è allegato anche un utile Cd Rom con le schede di catalogazione e censimento .

Un’annotazione finale: le ultime due pagine sono lasciate giustamente in bianco, per le note. Un invito palese perché il volume diventi un vero e proprio “Quaderno” di viaggio alla scoperta di un tesoro.

08/10/2004





        
  



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