Si è svolto nella giornata di oggi, presso la sala Kursaal di Grottammare, la seconda assemblea nazionale degli enti praticanti il bilancio partecipativo. Si sono confrontate le esperienze dei vari comuni, evidenziando come la Perla dell'Adriatico sia rappresenti una vera e propria realtà all'avanguardia nel contesto della partecipazione democratica.

 

A fare gli onori di casa, ovviamente, il sindaco Luigi Merli: "Quest'assemblea si inserisce, anche cronologicamente, in un momento cruciale del nostro laboratorio partecipativo. Si è infatti svolta proprio ieri la prima assemblea di quartiere finalizzata alla creazione del bilancio partecipativo 2005".

 

"Iniziato dieci anni fa, il percorso ha assunto modi e forme diversi a seconda del problema che ci si è trovati ad affrontare. Attraverso le assemblee ed i comitati di quartiere, altro pilastro fondamentale in questo contesto, i cittadini hanno potuto agire in maniera sinergica e differenziata, garantendo la spontaneità del processo".

 

Numerose le esperienze portate dal primo cittadino grottammarese, come contributo alla tematica principale dell'assemblea, con una conclusione: "Il passaggio dal bilancio partecipativo, ad una effettiva democrazia partecipativa locale, è un percorso obbligato, finalizzato ad un'effettiva partecipazione democratica nelle scelte amministrative, superando il confine delle decisioni strettamente legate al bilancio".

 

Un altro comune protagonista nel piceno per l'esperienza del bilancio partecipativo è Altidona, rappresentata dal suo sindaco Marco Talamonti: "L'istituzione comunale è l'ente più vicino ai cittadini. E' chiaro che in una città o cittadina, il rapporto tra amministratore e amministrato non ha bisogno di alcuna intermediazione, così come il bilancio di un comune incide in maniera significativa sul bilancio stesso delle famiglie, soprattutto in un piccolo comune come Altidona".