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Agricoltura: presentati alla provincia i motivi della mobilitazione nazionale della Cia

| MACERATA - Sollecitare un nuovo progetto di sviluppo in grado di rilanciare la competitività dell’impresa agricola nel nostro Paese e di valorizzare lo spazio rurale

“Aumentano i prezzi per i consumatori, ma cala il reddito degli agricoltori”. Poggia su questa considerazione la manifestazione che la Confederazione italiana agricoltori (C.I.A.) organizza domani – sabato 13 novembre – per dire “Così non va”.
I motivi della mobilitazione, che ha carattere nazionale, sono stati illustrati oggi  nella sede della Provincia, a Macerata, dai rappresentanti della C.I.A. maceratese, Lino Severini (presidente) e Andrea Palatelli, in un incontro con una delegazione della Giunta provinciale composta dal vicepresidente Donato Caporalini e dagli assessori all’Agricoltura, Luigi Carlocchia, e alla Programmazione economica, Giulio Pantanetti.
Lo scopo della manifestazione – che per le Marche si svolgerà ad Ancona - è quello di sollecitare un nuovo progetto di sviluppo in grado di rilanciare la competitività dell’impresa agricola nel nostro Paese e di valorizzare lo spazio rurale. Nel corso della riunione gli esponenti della Confederazione agricoltori hanno chiesto alla Provincia  l’insediamento di un Comitato prezzi per monitorare le diverse fasi in cui si forma il prezzo di un prodotto.

“L’obiettivo – ha detto Severini – è seguire tutta la filiera sino ai mercati finali, per individuare così le storture del sistema e porvi rimedio. Basti pensare infatti, per fare un esempio, che il grano duro è sceso dai 16-18 euro al quintale del 2003 ai 12 euro di quest’anno, ma i prodotti che ne derivano non hanno fatto registrare flessioni a favore dei consumatori, cioè di chi poi acquista l’alimento al dettaglio”.
Gli assessori provinciali hanno condiviso le considerazione che sono alla base della mobilitazione degli agricoltori e sul piano locale hanno concordato con i rappresentanti della “Cia” la necessità di promuovere tra i consumatori i prodotti tipici e di qualità e di puntare su di essi come volano per lo sviluppo economico del territorio.

12/11/2004





        
  



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