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Premio Bizzarri 2004: i documentari vincitori

San Benedetto del Tronto | La Giuria del Bizzarri 2004 ha deciso di assegnare il 1° Premio i questa raffinata edizione a “Il cantiere” di Pietro Marcello

di Andrea Castelli

Il Bizzarri 2004 chiude assegnando i premi ai migliori documentari dell’anno. Sabato 13 novembre, nel corso della serata svoltasi all’Auditorium del Comune di San Benedetto, la giuria dell’11° edizione del Premio Libero Bizzarri – presieduta dal Docente universitario Gualtiero De Santi e composta dal regista Bruno Bigoni, dal critico cinematografico de “La Repubblica” Maria Pia Fusco, da Ivana Jachetti (Assessorato alla Cultura Regione Marche), dal Presidente del Cineforum di San Benedetto Giampiero Paoletti, dal Presidente della Mediateca della Marche Stefano Schiavoni – ha assegnato i seguenti riconoscimenti.
 
Le due menzioni sono state attribuite a “Italian Sud-Est” dei Fluid Video Crew e “Ottoni a scoppio” di Claudia Cipriani.
 
“Ottoni a Scoppio” è il ritratto di un folto gruppo di musicisti (oltre trenta strumenti a fiato e percussione) che da oltre 15 anni accompagna con scorribande musicali le principali manifestazioni nazionali di protesta. Un inconsueto binomio di musica e politica.
 
“Italian Sud-Est”: venti personaggi fuori dall’ordinario percorrono la provincia di Lecce a bordo dei treni delle “Sud-Est”, la ferrovia locale ormai quasi in disuso. Un affresco corale lungo lo spaziotempo di una terra in perenne transito, un viaggio delirante e onirico tra modernità e tradizioni, nord e sud, realtà e finzione.
 
Il Premio del Pubblico è stato assegnato a “Sotto le forbici di Madama Anastasia” di Sergio Sciarra e Silvano Console, dedicato al film “Totò e Carolina”, il caso più eclatante di censura politica nel cinema italiano. Sequestrata nel ‘53 per un anno e mezzo, la pellicola di Monicelli subì 38 tagli, la soppressione di interi blocchi narrativi e la sostituzione di decine di battute. Cinquant’anni dopo, vittime, mandanti e testimoni si confrontano sulle ragioni del massacro censorio.
 
Il Premio Andrea Pazienza è andato a “Materiali a confronto” di Giuseppe Gaudino. Tre minorenni albanesi, sbarcati come tanti sulle coste italiane: hanno affrontato da soli il viaggio e soli restano in Italia nell’attesa della maggiore età. Sono coraggiosi e spavaldi, coltivano un sogno. Mentre gli immigrati adulti vengono rispediti indietro, per tutti i minori non accompagnati c’era una legge che riservava loro un trattamento diverso…
 
Il Premio “Cineforum”, consistente in una targa d’argento e in un abbonamento annuo alla rivista, è stato assegnato a “I malestanti trent’anni dopo” di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Marco Venditti. A trent’anni dall’uscita del film “Diario di un maestro” di Vittorio De Seta, si torna sui luoghi delle riprese per scoprire le storie dei protagonisti di allora e descrivere il cambiamento socio-antropologico consumatosi in questo arco di tempo.
 
Il 2° Premio di 2.500 Euro è andato a: “L’esplosione” di Giovanni Piperno, ritratto di Danilo Coppe, massimo esperto di demolizioni con dinamite in Italia. Un giorno gli propongono l’abbattimento di otto palazzoni costruiti in riva al mare: si tratta delle cosiddette “torri del Villaggio Coppola”, il simbolo di uno dei peggiori ecomostri d’Europa.
 
La Giuria del Bizzarri 2004 ha deciso di assegnare il 1° Premio a: “Il cantiere” di Pietro Marcello. A Napoli, nel pieno centro della città, sorge il Parco Ventaglieri, area verde che si insinua tra gli edifici di una zona popolare, tra il quartiere Montesanto e il quartiere Tarsia. Da qualche giorno l’amministrazione comunale ha deciso di erigere dei cancelli tra il parco e l’abitato, con lo scopo di limitare l’accesso ai bambini che quotidianamente lo frequentano. Ignorando le richieste dei ragazzi, i giardinieri reclamano la buona gestione e la protezione del verde indicati dal regolamento. Inizia così un conflitto con gli adolescenti che non vogliono rinunciare all’unico spazio disponibile per il loro tempo libero...
 
“Il cantiere” è un’opera prima e un lavoro sul campo, condotto e filmato in mezzo a grosse difficoltà, diretto e lineare nella costruzione ma fortissimo negli effetti raggiunti. Un esempio di quel cinema di ricerca che oggi appare necessario e indispensabile anche al documentario.
 
Per quanto riguarda la sezione internazionale, la Giuria composta dai documentaristi Wolfgang Achtner e Claudio Speranza e da Anna Olivucci (Servizio Tecnica alla Cultura – Regione Marche), ha assegnato tre menzioni speciali a tre documentari:
 
“Screaming Men” di Mika Ronkainen: ritratto del “Mieskuoro Huutajat”, il “Coro degli Urlatori Finlandesi”. Vestiti in abiti scuri, camicie bianche, cravatte di gomma, è un coro unico che recita il suo repertorio urlando e strillando. Condotto da Petri Sirviö, il coro ha viaggiato durante i suoi quindici anni di vita, da un’idea nata in un tavolo di un bar, all’avanguardia dell’arte di performance europea, ricevendo ovunque la stessa forte reazione: la maggiorparte delle volte il pubblico è rimasto entusiasta, e qualche volta anche scioccato.
 
“Bolshoi Drill” di Christian Schulz, un ritratto dell’Accademia di Danza del Teatro Bolschoi di Mosca, una delle scuole di ballo più famose del mondo. Accompagnando giovani talenti e danzatori già famosi, si contempla questo affascinante universo.
 
“Meninas De Rua” di Roseli Gercilia Pereira: dei 17 milioni di abitanti di São Paulo del Brasile, ben pochi possono dire di non essere mai stati vittime o testimoni di rapine o atti di violenza. Uno dei motivi è l’altissimo tasso di criminalità minorile. E una buona metà di questi “criminali” è composta da ragazzine. Ma è proprio vero che queste adolescenti, generalmente temute e odiate, sono così “cattive”?
 
Nel verbale di premiazione, la Giuria tiene inoltre a sottolineare la complessiva buona qualità dei film documentari apparsi in quest’edizione 2004, dichiarando di aver inteso privilegiare una linea di ricerca in grado di aprire prospettive sia sulla natura del documentario d’oggi sia sulla sua auspicabile evoluzione, nella ricerca di un film d’autore che possa essere mezzo di conoscenza, di rappresentazione e di approfondimento della complessa realtà contemporanea.
 

15/11/2004





        
  



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