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Dal 18 al 21 novembre prossimi la Comunità Montana dei Monti Azzurri di San Ginesio partecipa alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, in uno spazio espositivo allestito unitamente alla Provincia di Macerata, alla Regione Marche e al Sistema Turistico locale Terre dell’Infinito.

Nell’ambito della manifestazione, la Comunità montana dei Monti Azzurri presenta la recentissima  pubblicazione sulla nuova rete museale, denominata Monti Azzurri e Musei.
L’appuntamento di Paestum promuove siti e destinazioni di valenza archeologica dei Paesi del Mediterraneo.

Pertanto la presentazione al pubblico ed ai visitatori della nuova guida museale rappresenta un’occasione di grande risonanza e si pone come momento ideale per la promozione di due strutture in particolare che la rete racchiude: l’Antiquarium di Pievefavera e il Museo archeologico dell’Abbadia di Fiastra di Tolentino.

Il primo sito museale della frazione caldarolese è una raccolta d’arte antica costituita nel 1996. I reperti conservati, di provenienza locale, sono testimonianze del processo di romanizzazione del Piceno e costituiscono importanti attestazioni archeologiche dell’insediamento di Pievefarvera. I frammenti di ceramica a vernice nera rinvenuti fanno pensare alla presenza in questo luogo di un piccolo centro abitato risalente alla fine del 3° e agli inizi del 2° secolo a.C.

Tuttavia la posizione favorevole suggerisce un’origine ben più antica di quanto indicato dai reperti a disposizione. Il Museo archeologico dell’Abbadia di Fiastra di Tolentino è frutto dei primi scavi realizzati alla fine del XVIII secolo nella vicina città romana di Urbs Salvia. I reperti sono prevalentemente frammenti di statue, colonne e capitelli. E’ presente inoltre un’importante serie di iscrizioni funerarie e di epigrafi. A completare la raccolta due ritratti in pietra, uno raffigurante Cesare Ottaviano Augusto. Nella sede museale è anche esposta una mostra fotografica sulle quaranta principali abbazie benedettine medievali delle Marche, corredata da testi sulla storia e sull’architettura di ogni complesso.

La guida “Monti Azzurri e Musei”, oltre ad illustrare queste collezioni dall’indubbio valore archeologico che saranno proposte tra le varie offerte culturali della fiera di Paestum, delinea storia e caratteristiche dei reperti conservati in molti altri musei dei Monti Azzurri, come: il Museo civico della Resistenza di Caldarola, la Pinacoteca civica Armindo Ricci di Monte San Martino, la Pinacoteca civica d’Arte Moderna di Ripe San Ginesio, la Pinacoteca civica, il Museo del Martello e delle Armi antiche e moderne e il Museo dell’Avifauna di Sarnano, il Museo del Santuario di San Nicola di Tolentino.

Una cinquantina di pagine, con testi curati dal professor Giorgio Semmoloni, corredate da numerose fotografie, il tutto coordinato entro un funzionale e suggestivo progetto grafico. Il progetto, che, come si evince, interessa numerosi ed importanti musei del territorio, è un vero e proprio percorso culturale alla scoperta delle risorse artistiche e storiche, un cammino di profonda valorizzazione e promozione dei “piccoli incanti”, che spesso sono opere d’arte di grandissimo pregio e valore.

La Comunità montana promuoverà la guida Monti Azzurri e Musei e i beni culturali ed artistici del territorio anche al Salone dei Beni Culturali di Venezia, dal 25 al28 novembre prossimi.