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Conferenza di servizio: intervento integrato per la riqualificazione dell’Area “Case minime”

Ascoli Piceno | L’ente provinciale da forfait e annuncia che non ci sono tutti i requisiti necessari per proseguire l’iter. Lattanzi replica: “l’amministrazione provinciale è assenteista, siamo molto amareggiati ma non lasceremo niente di intentato”

di Federico Biondi

Continuano gli “incontri” tra l’amministrazione comunale e quella provinciale e dopo la conferenza dei servizi relativi all’Accordo di Programma in variante al Piano Regolatore per la riqualificazione dell’area dell’ex “Poligono di Tirassegno” è stata la volta dell’area residenziale “Case minime” di Borgo Solestà.
 
“Dalla conferenza è emersa l’assenza dell’amministrazione provinciale” dice l’assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi, infatti alla conferenza dei servizi preliminare che si è svolta negli uffici comunali di via Mazzini non erano presenti i rappresentanti dell’amministrazione provinciale.
 
L’incontro era in riferimento alla proposta di Accordo di Programma alla variante del piano regolatore promossa dal comune di Ascoli Piceno per l’intervento di riqualificazione urbana nella zona residenziale denominata “Case minime”.
 
Presenti all’incontro l’assessore ai lavori pubblici Luigi Lattanzi, l’assessore alla riqualificazione e trasformazione urbana Valentino Tega, il dirigente dell’ufficio legale la dottoressa Alessandra Cantalamessa, il dirigente comunale responsabile del procedimento l’ingegnere Vincenzo Ballatori, il responsabile dell’Ati (associazione temporanea imprese edili) Osvaldo Esposito, il rappresentante della Gaspari Gabriele s.n.c. e Paolo Morganti tecnico di riferimento dell’Ati.
 
L’Ente provinciale  non si è presentato all’incontro, ma ha fatto pervenire una nota in cui manifestava le ragioni del mancato assenso al proseguimento dell’Iter procedurale amministrativo.
 
La comunicazione scritta, riferiscono congiuntamente tutti i presenti all’incontro, non consente di creare un confronto, un contraddittorio amministrativo con l’ente provinciale. La mancata collaborazione ha creato malumore tra i presenti, che nell’interesse della città vedevano di buon auspicio la collaborazione tra le due amministrazioni.
 
“Quello che più mi dispiace è proprio la mancanza di collaborazione – dice l’Assessore ai Lavori Pubblici – che provoca la mancata risoluzione di annosi problemi che i cittadini di Ascoli vogliono risolvere, ieri il Tirassegno a Porta Romana e oggi le Case Minime a Borgo Solestà”.
 
I presenti mettono in evidenza una sostanziale discontinuità amministrativa rispetto ai criteri precedentemente adottati dall’Ente provinciale e in particolare c’è incoerenza con ciò che è stato detto nella conferenza di servizio dell’otto maggio duemilatre.
 
Inoltre nella seduta si mette in evidenza che la valutazione tecnico-economica non è propriamente di competenza dell’ente provinciale, il quale si deve attenere all’aspetto urbanistico di valutazione e conformità della variante proposta rispetto ai piani sopraordinari, come per esempio il piano paesistico regionale ed altri ancora.
 
L’amministrazione comunale si è impegnata per risolvere questi problemi e seguiterà ad impegnarsi per risolverli, cercando di individuare tutte le procedure che consentono ti ottenere un risultato utile, inoltre l’assessore Lattanzi riferisce che questa prassi, che oggi l’amministrazione provinciale contesta, è stata usata in molte località italiane al fine di riqualificare zone residenziali mal messe.

17/11/2004





        
  



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