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Nuova legge sull’ordinamento del sistema fieristico regionale

| ANCONA - L' assessore Marcello Secchiaroli commenta:"una legge capace di coinvolgere le parti economiche e sociali del territorio"

Finalmente una legge di armonizzazione del sistema fieristico regionale, capace di coinvolgere le parti economiche e sociali del territorio, per dare una linea comune di indirizzo che non si scontri, ma sappia dialogare con le altre realtà fieristiche vicino le Marche”.
È il commento dell’assessore al Commercio, Marcello Secchiaroli, all’approvazione odierna della legge sull’ordinamento fieristico regionale, da parte del Consiglio regionale.

“Con questa nuova legge si mette fine alle sterili polemiche che hanno caratterizzato i vari enti fieristici presenti nella Regione. Dalla legge emerge un sistema fieristico che non intenda scimmiottare le altre Regioni, ma vuole mantenere sia le caratteristiche economiche e sociali della nostra Regione, fatta di tante piccole e medie imprese, sia la sua specificità che rappresenta un punto di resistenza anche di fronte all’attuale crisi economica.

Tra le novità che emergono dalla legge vi è non solo quella di dare maggior peso ai Comuni, quali soggetti di programmazione, autorizzazione e promozione, ma soprattutto quello della privatizzazione del sistema fieristico attuale, necessario per consentire il rilascio e il miglioramento dello stesso sistema fieristico, finalizzato al ruolo di tramite con lo sviluppo delle imprese e dei prodotti su mercati più ampi, legandolo alla sempre crescente innovazione e competitività italiana ed europea.
In quest’ottica di privatizzazione si muovono i due poli esistenti nella Regione, mediante una diversa ristrutturazione che tiene conto della proprietà dei beni (fondazione) e gestione delle manifestazioni (SpA).

Questa legge contiene gli strumenti perché si possa, nel breve tempo, creare un polo unico, del sistema fieristico regionale, che superando campanilismi e divisioni, diventi l’anima della promozione e dello sviluppo delle attività economiche marchigiane.
Non ci servono scontri e concorrenze che potrebbero danneggiare il nostro territorio, ma ci servono collaborazioni a tutti i livelli per dare impulso a tutti i distretti della nostra Regione.
In quest’ottica, la Regione Marche intende svolgere la sua funzione di promozione e di attenzione al sistema dello sviluppo del sistema fieristico, finalizzato esclusivamente allo sviluppo complessivo del modello marchigiano”.

18/11/2004





        
  



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