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Luciano Gaucci: "Napoli-Samb? Non faccio pronostici"

San Benedetto del Tronto | Dopo un lungo silenzio, il patron romano torna a parlare e racconta il suo distacco dalla Samb, ma anche il sogno svanito di acquistare il Napoli. Ventisei pullman partiranno per Napoli. Saranno 2 mila i tifosi rossoblù al San Paolo.

di Luca Bassotti

“Sono molto sorpreso dall’ottimo inizio di campionato della Samb, mentre sono deluso da quello del Napoli”. Se fosse stato per Luciano Gaucci il match che si giocherà domenica al San Paolo non si sarebbe mai disputato. Un’estate di fuoco a colpi di carte bollate e decisioni del Tribunale per far difendere al Napoli la serie B, conquistata sul campo, con l’intenzione di farlo ritornare ai grandi fasti del passato. Il sogno della vita per il patron romano, ma per farlo diventare realtà ha abbandonato la Samb. Mai Napoli e Samb erano state così vicine, con i loro destini appesi ad un filo, tanto da comprometterne la programmazione dell’attuale stagione.
 
Tutti sanno poi come è andata a finire. Gaucci ha dovuto rinunciare al progetto Napoli e la Samb non è stata più di sua proprietà. “Ma non ho lasciato la Samb per inseguire il Napoli - dichiara Luciano Gaucci – Non c’entra niente. A San Benedetto mi trovavo benissimo con i tifosi, con la piazza, ma le istituzioni cittadine non avevano mostrato nessuna collaborazione con la mia società. Ho sofferto per il distacco dalla città e dalla Samb. Avevo fatto tanti sforzi, ma non c’è stato un minimo di riconoscenza. Se si è in un posto e non si ha un ritorno, come si fa ad andare avanti. Non mi era mai capitata una cosa del genere. Ho un grande rimpianto: la meravigliosa tifoseria rossoblù”.
 
Quella stessa tifoseria che dal patron romano si attendeva che desse seguito alle promesse più volte avanzate di far salire la Samb in serie B. “Ci saremmo andati nella serie cadetta se i giocatori non fossero stati aggrediti nella gara di Pescara e se i dirigenti al seguito avessero inoltrato subito riserva scritta – risponde Luciano Gaucci – Ho fatto di tutto per conquistare la serie B, anche perché una volta ottenuta avremmo raddoppiato gli sforzi per salire in serie A. La Samb attuale? La sto seguendo e sono molto contento che stia facendo un ottimo campionato. Mi auguro che possa fare ancora meglio”.  
 
Due mesi e mezzo di silenzi per il patron romano. Per uno come lui abituato a far scalpore tutti i giorni con le sue dichiarazioni, questo lungo periodo di assenza dal calcio ha destato più di una curiosità. Soprattutto mancano le fragorose denunce per i torti arbitrali, che spesso hanno dato uno scossone al mondo del calcio. Per ironia della sorte, in questa settimana Napoli e Samb si sono lamentate per le mediocri direzioni di gara subite negli ultimi tempi. “Mi auguro che la partita di domenica sia diretta da un arbitro giusto – risponde Gaucci – Non dovrà condizionare il risultato”.
 
Ma per Luciano Gaucci come finirà il match di domenica al San Paolo?
“Non faccio pronostici – dice il patron romano – Poi sono affezionato ad entrambe le squadre e non posso fare il tifo per l’una o per l’altra. Quello che mi sento di dire è che auguro alla Samb e al Napoli di andare più avanti possibile in classifica”.  
 
Ma Gaucci non può stare senza calcio e, una volta affidato il Perugia ai figli Alessandro e Riccardo, secondo alcune indiscrezioni in questi giorni starebbe valutando la possibilità di poter rilevare il Verona.
 
Intanto è sempre più Samb-mania e la tifoseria rossoblù attende la sfida di domenica al San Paolo con grandissimo entusiasmo. La prova? Sono stati completati ben 26 pullman che partiranno domenica mattina alle 7,30, davanti al piazzale del Riviera. Ma i tifosi rossoblù raggiungeranno Napoli anche con tantissimi pulmini monovolume e diverse auto private. Sono stati letteralmente “bruciati” circa 1.500 biglietti e da oggi pomeriggio sono in vendita altri mille tagliandi presso la libreria Nuovi Orizzonti. Il prezzo di ciascun biglietto è di dieci euro. Sarà, quindi, un esodo da brividi: in 2.000 saranno a Napoli.
 
I tifosi, invece, non rimpiangono Gaucci. Ora c’è Umberto Mastellarini a farli sognare.

18/11/2004





        
  



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