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"La banda è un richiamo alle nostre tradizioni"

Offida | Intervista al Presidente del “Corpo Bandistico Città di Offida”, Giancarlo Premici.

In prossimità dell’appuntamento annuale per la festività di S.Cecilia, patrona dei musicisti, abbiamo incontrato il Presidente dell’Associazione Musicale “Corpo Bandistico Città di Offida”, Giancarlo Premici

Presidente, il corpo Bandistico di Offida, dalla sua ricostituzione nel 1979 ad oggi, ha svolto sempre una proficua e lusinghiera attività nel campo dell’educazione musicale. A cosa è dovuto tanto successo?
“I segreti solitamente non si rivelano! Comunque riassumo in tre parole: passione, competenza e conti in ordine”.

In base alla sua lunga esperienza, qual è il motivo per il quale molti giovani si avvicinano alla musica bandistica, nonostante siano altri i generi che via via attraggono masse di nuove generazioni?
“Nella società contemporanea la banda ha la funzione di educazione musicale di base; rappresenta inoltre un punto di aggregazione ove convivono diverse generazioni. Motivo quindi di partecipazione è rappresentato, oltre che dallo stimolo alla conoscenza e all’utilizzo dello strumento musicale, anche dallo stare insieme. Infatti associati non musicisti si ritrovano volentieri nei numerosi incontri conviviali organizzati”.

La banda è da sempre quindi occasione di incontro, divertimento e svago in piena amicizia. Come pensa di mantenere vitalità ed interesse intorno all’associazione?
“La ricetta è frutto di esperienza ormai venticinquennale; occupare gli associati durante tutto l’anno. Gli appuntamenti con la banda cittadina sono parte integrante della vita musicale offidana: i concerti del 2 maggio (festa della Croce Santa) del 2 giugno (festa della Repubblica) nel periodo estivo, del 22 e 23 agosto (B.Bernardo), S. Cecilia, Natale, i numerosi servizi nell’ambito delle cerimonie religiose (processioni del Cristo Morto, S. Maria Goretti, Borgo Miriam, Croce Santa, B. Bernardo) la partecipazione a concorsi bandistici e gemellaggi con altri complessi musicali e non ultimo organizzare, nell’arco dell’anno, momenti di svago insieme ai familiari ed agli amici”.

Come sono i rapporti con le associazioni locali, con l’amministrazione comunale e le altre bande del piceno?
“Pur con alterne vicende positive e negative, fisiologiche in tutte le associazioni, si riesce sempre a convivere. La banda è comunque un’associazione specializzata in un settore, ha prestato, presta e presterà  sempre la propria collaborazione ad ogni richiesta compatibile, avanzata da altre associazioni e dall’amministrazione comunale. Con le altre bande del piceno, specie quelle limitrofe, abbiamo organizzato numerosi raduni; cito uno per tutti l’omaggio a Giuseppe Verdi nel suo centenario, conclusosi con un memorabile concerto nella Piazza del Popolo di Ascoli Piceno, dopo tre concerti in Appignano, Acquasanta ed Offida”.

Quanta importanza attribuisce ai corsi di orientamento musicali finanziati dalla Regione Marche?
“Sono stati fondamentali per la rinascita della banda; attualmente andrebbero adeguati sotto il profilo economico ed organizzativo. Ad esempio, pur se non previsto,  fin dall’inizio abbiamo istituito due corsi con due distinti insegnanti uno per  gli strumenti ad ancia ed un altro per gli ottoni; recentemente abbiamo aggiunto un insegnante per gli strumenti a percussione. Ciò comporta un grande impegno didattico ed economico”.

… e al maestro Ciro Ciabattoni che dirige il complesso bandistico cosa si sente di dire ?
“Tra me ed il maestro esiste da sempre un rapporto di amicizia e reciproca stima. Cosa mi sento di dire? Di continuare con lo stesso entusiasmo ed amore per la banda così come egregiamente fatto fino ad oggi”. 

Parliamo ora dei progetti futuri. Cosa bolle in pentola?
“Oltre alla normale programmazione, di per se già impegnativa, nell’immediato, ricorrendo il venticinquennale dell’ associazione, daremo alle stampe un interessante libro storico riguardante la banda cittadina dalle origini ai giorni nostri, unitamente ad un compact che raccoglierà i brani più significativi eseguiti. E’ allo studio una trasferta estiva in una località turistica del nord Italia per un paio di concerti”.

Per concludere ….soddisfatto?...cambierebbe qualcosa?
“Per usare una locuzione calcistica: squadra che vince non si cambia; scherzi a parte, occorre sempre essere informati sulle nuove tendenze e rinnovarsi nella tradizione né più e né meno come avviene per le rivisitazioni nell'arte culinaria. Infine, avendone la possibilità, rilancerei, con l’aiuto finanziario delle pubbliche amministrazioni, la presenza delle bande musicali. Abbiamo bisogno, in questa epoca di globalizzazione, di richiami forti alla nostra cultura, alle nostre antiche tradizioni popolari. La banda musicale è un stupendo strumento di aggregazione per una una comunità oltre a simbolo semplice e giocoso della festa”.

20/11/2004





        
  



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