San Benedetto, città di mare, a vocazione turistica, che ha fatto innamorare molti, ispirando artisti, pittori e sculturi, è il caso della bellissima passeggiata lungo il molo sud, nel quale è possibile ammirare le opere incise su pietra del concorso “scultura viva”.                        .

 

Peccato che questo spettacolo, come il monumento al Gabbiano Jonathan Livingstone del maestro Mario Lupo possa essere visto da alcuni solo a distanza.

 

Si perché proprio all’ingresso della passeggiata lungo il molo sud da anni due sono le barriere che non permettono a carrozzine e soggetti con handicap motori di poter ammirare queste bellezze.

Una sbarra con divieto impedisce che macchine e mezzi possano oltrepassare la zona riservata ai pedoni, e questo è nella norma, la cosa su cui riflettere è l’utilità di due gradini posti a sinistra della sbarra che si pongono come una seconda barriera a chi con le proprie gambe non può attraversare l’ostacolo.

Solo i ciclisti più intraprendenti e forzuti, bici in spalla, non si sono fermati di fronte al divieto che però lascia dall’altra parte vecchietti, mamme con carrozzine e soggetti con handicap.

 

Le disposizioni normative a tutela delle categorie più deboli  a cui deve essere garantita come a qualsiasi altro cittadino il diritto a poter avere una vita quanto più normale è stata buttata nel dimenticatoio.

 

Troppo difficile togliere due gradini? Oppure “costa troppo”. Magari semplicemente nessuno ci ha mai pensato.

 

Speriamo che, per tutti, presto ci sia la possibilità di camminare lungo il molo sud, liberi.