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Quadrilatero, incontro dei Ds a Matelica

| ANCONA - A Matelica domenica 21 novembre si è tenuto un convegno in merito alla problematica della viabilità


A Matelica, presso il Palazzo Ottoni, domenica 21 novembre si è tenuto un convegno indetto dal Gruppo consiliare dei DS alla Provincia di Macerata in merito alla problematica della viabilità e, in particolare, sulla “Quadrilatero”.
L’incontro, presieduto dal capogruppo Massimo Montesi, ha visto la presenza  di sindaci e amministratori dei Comuni della zona montana. Tra gli altri, sono intervenuti nel dibattito i sindaci di Matelica e Esanatoglia e il vice sindaco di Pioraco.
La relazione è stata svolta dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Cataldo Modesti, il quale ha ricostruito le varie tappe della vicenda.

Il programma delle infrastrutture viarie denominato “Quadrilatero” – ha ricordato l’assessore - è nato nella primavera del 1999, a seguito del terremoto del ‘97. Il 21 aprile ‘99 fu sottoscritta l’intesa istituzionale di programma tra il presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D’Alema e il presidente della Regione, Vito D’Ambrosio. Il 7 maggio ‘99 tra il ministero delle Infrastrutture e l’assessore regionale ai Trasporti fu sottoscritto l’Accordo di programma quadro sulla viabilità in attuazione dell’Intesa.
Con tale accordo lo Stato stanziò una somma pari a circa 522 miliardi di lire. Da quel momento si mise mano alla redazione dei progetti.

La Regione – ha spiegato Modesti - ha seguito direttamente la progettazione della Pedemontana, affidandola, a seguito di bando, alla società Bonifica. Il progetto, da qualche tempo, è approvato con tutte le autorizzazioni necessarie. Per le altre strade la progettazione è curata dall’Anas.
“Con l’avvento del Governo Berlusconi e il varo della cosiddetta legge obiettivo – ha ribadito l’assessore Modesti - è stato stravolto il percorso iniziato. Da un lato, si sono espropriati gli enti locali e le Regioni dei loro poteri di programmazione e di governo del territorio. Dall’altra parte, con la costituzione della Quadrilatero SpA (Società “privata” i cui soci – Anas e Sviluppo Italia – sono pubblici e operano con denaro pubblico), si fanno gestire a privati cittadini, in forma privatistica, ingenti somme di finanziamenti pubblici”.

In sostanza, secondo Modesti, “tutta l’operazione non ha fatto altro che rallentare l'esecuzione delle opere. Con le procedure ordinarie, a questo punto, ci sarebbero stati i cantieri aperti. Naturalmente l’obiettivo principale è quello di realizzare le infrastrutture e nonostante le forzature del Governo nazionale la Regione Marche ha fatto e farà la propria parte”.
Per andare avanti – ha chiarito l’assessore - la Società Quadrilatero deve avere l’intesa della Regione, la stessa è subordinata a due condizioni irrinunciabili:
a – la garanzia sulla copertura finanziaria a carico dello Stato, qualora la percentuale prevista a carico del territorio (17-20%) non si realizzasse come da previsione del Pav;
b – la certezza che le eventuali modifiche agli strumenti di programmazione territoriale della Regione e degli enti locali (Pit, Ptc e Prg) che si rendessero necessarie dovranno essere concordate con gli enti interessati.

“Da ultimo – concluso Modesti - c’è bisogno di chiarezza e certezza sulla copertura finanziaria. Il costo totale delle opere è stimato in 2.157 miliardi di euro. Le somme annunciate con la delibera Cipe del 27 maggio ‘04 (stranamente ancora non pubblicata) ammontano a 900 miliardi di euro”.

23/11/2004





        
  



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