Una sentenza della Corte di Cassazione a maggior tutela dei lavoratori a casa per motivi di malattia. In essa viene sancito il diritto del lavoratore a non perdere la prevista indennità anche se, facendosi visitare dal proprio medico di fiducia, non rispetta l'orario di reperibilità ed è assente al controllo fiscale.

Un caso quello di Maria Rita C., un'impiegata di Ascoli Piceno che per ben due volte si era vista negare l'indennità economica di malattia proprio perchè assente "non giustificata" durante la visita di controllo in quanto occupata dal medico di fiducia.

La Cassazione, accogliendo il suo ricorso, gli ha riconosciuto l'indennità definendo "posizione prioritaria" la "cura della salute". I fatti sono del 1995 dopo che la lavoratrice si era sottoposta ad un intervento al quale è seguito un periodo diconvalescenza.

Nella merito, la sentenza ribadisce inoltre che «l'assenza alla visita di controllo, per non essere sanzionata dalla perdita del trattamento economico di malattia, per essere giustificata oltre che dal caso di forza maggiore, da ogni situazione,la quale, ancorchè non insuperabile e nemmeno tale da determinare, ove non osservata, la lesione di beni primari, abbia reso indifferibile altrove la presenza personale dell'assicurato».