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Lo sviluppo dei distretti industriali delle Marche

| ANCONA - Convegno all’Università Politecnica sull’innovazione tecnologica e società dell’informazione

di Antonio Filippini

Dopo l’intervento del  vice presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca, che ha aperto il convegno sull’innovazione tecnologica e società dell’informazione all’aula magna dell’Università Politecnica delle Marche, sono stati sviluppati gli interventi programmati:Valeria Cenacchi, in rappresentanza della direzione generale della politica regionale della Commissione Europea, Pietro Marcolini, dirigente generale del dipartimento programmazione e bilancio della Regione Marche, Lucio Forastieri, dirigente del servizio regionale informatica, Paola Bichisecchi, dirigente del servizio regionale industria e artigianato, Paolo Pasquini, dirigente servizio regionale trasporti e Antonio Minetti, dirigente autorità ambientale regionale.
Le conclusioni sono state tratte dall’assessore regionale Luciano Agostini.

Le relazioni hanno sottolineato che la crescita e lo sviluppo competitivo di un sistema economico sono l’effetto della capacità di creare e valorizzare la conoscenza e le potenzialità innovative da parte di tutti i soggetti che lo compongono.  La regione Marche si trova attualmente in una situazione complessa, tipica delle fasi di transizione. La struttura produttiva, caratterizzata da imprese di piccole dimensioni, specializzate in settori tradizionali, è alla ricerca di una nuova identità. Questa la si può trovare attraverso le imprese capaci di apprendimento, creatività, ricerca e innovazione, che attivino un cambiamento tecnologico e una trasformazione strutturale.

E’ necessario promuovere all’orizzonte del 2010 – ha affermato Cenacchi – un’economia basata sulla conoscenza competitiva e sostenibile, che consenta la creazione di una maggiore e più qualificata occupazione e una più grande coesione sociale. Le azioni innovative 2000-2006, finanziate con i fondi strutturali (FESR), si sono concentrate su tre assi prioritari strategici: innovazione tecnologica, società dell’informazione e sviluppo sostenibile. Su 156 progetti ammissibili, 139 sono stati finanziati dalla Commissione Europea.

Le azioni innovative, nonostante abbiano avuto una funzione dimostrativa importante, non saranno mantenute nel prossimo periodo di programmazione dei fondi strutturali.” “L’osservatorio regionale sull’innovazione e il trasferimento tecnologico – ha sottolineato Marcolini – è finalizzato alla realizzazione di un confronto tra domanda e offerta di tecnologia e allo sviluppo di progetti congiunti di ricerca sull’innovazione. Tale strumento è indirizzato ad un maggiore coinvolgimento delle università marchigiane visto che queste giocano un ruolo di interfaccia con il fabbisogno delle imprese in termini di ricerca scientifica. Bisogna puntare sull’alta formazione universitaria ed è per questi motivi che la Regione Marche negli anni 2002-2003 ha investito sulle università 6 milioni di euro.”

“In particolare - ha evidenziato Forastieri – gli investimenti in tecnologie digitali sono in grado di realizzare incrementi della produttività dei sistemi economici. Queste tecnologie possono fornire grandi contributi di efficienza e di produttività solo se viene sfruttato fino in fondo il valore di innovazione e trasformazione.”

“Il programma regionale azioni innovative – ha precisato Minetti - ha come obiettivo generale l’incremento della competitività attraverso la realizzazione di esperienze pilota finalizzate alla diffusione di sistemi di gestione di qualità integrati in ambiti produttivi omogenei o distretti. L’attivazione di tale programma nell’ambito produttivo meccanico di Fabriano e Jesi è stata svolta in modo da evidenziare gli aspetti ambientali legati alla specifica tipologia produttiva e alle criticità ambientali pregresse.”

Pasquini ha illustrato i sistemi innovativi nella logistica distrettuale mentre la Bichisecchi ha fatto una panoramica sulla certificazione di qualità dei prodotti nelle piccole e medie imprese.

26/11/2004





        
  



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