C’è fermento nel partito dei democratici di sinistra, nella sola giornata di mercoledì tre novembre due mozioni congressuali nazionali, quella di Piero Fassino “Per vincere. La sinistra che unisce” e quella si Mussi-Berlinguer “Una sinistra forte. Una grande alleanza democratica”. Sarà presentata prossimamente, “A sinistra per il socialismo” la mozione congressuale nazionale di Cesare Salvi.

 

La mozione di Fassino è stata presentata presso la sala B&B del Piceno Consind di Ascoli Piceno, presenti il segretario dell’Informazione della Segreteria Nazionale dei Democratici di Sinistra Fabrizio Morri, il segretario regionale dei Democratici di Sinistra massimo Vannucci e il segretario provinciale dei Democratici di Sinistra Giovanni Sciamanna.

 

L’altro incontro si è tenuto presso il Palazzo dei Capitani alla presenza dell’onorevole Valerio Calzolaio, dell’assessore provinciale Antonio Canzian e del consigliere comunale Nazzareno Firmani.

 

I Democratici di Sinistra presentano più mozioni e sono rivolti al terzo congresso nazionale con la consapevolezza di essere il principale partito del centro sinistra. Sostanzialmente il partito dei Democratici di Sinistra ha lanciato con la candidatura di Romano Prodi la sfida decisiva, in vista delle elezioni politiche “per cacciare questo governo fallimentare e ridare all’Italia una guida capace di restituire fiducia e speranza per il futuro”.

 

La differenza sostanziale tra le due mozioni è in riferimento alla modalità con cui la coalizione di centro sinistra deve prendere forma.

 

Sul piano della proposta politica nella mozione di Fassino si individuano due punti fondamentali: la costituzione di una federazione riformista (Uniti nell’Ulivo) presieduta da Prodi, dove si riuniscono il partito della Margherita, dei Socialisti Democratici, dei Repubblicani Europei ed altri ancora per il mantenimento di una alleanza larga che vada dall’Udeur di Mastella fino al partito della Rifondazione Comunista di Fausto Bertinotti. La federazione riformista e il mantenimento di un’alleanza marciano insieme e l’una tiene l’altra. Se ne cade una, cade tutto.

 

Al contrario la mozione presentata da Mussi-Berlinguer vuole che il partito dei Ds debba compiere una grande innovazione politica: diventare una grande forza di sinistra, progressista, pacifista, capace di essere il centro motore di una coalizione democratica larga che vada oltre l'Ulivo attuale per allargarsi alle altre forze del centrosinistra.

Inoltre i sostenitori della mozione Mussi-Berlinguer sono contrari anche all'ipotesi di una "federazione riformista" che significherebbe un fortino in cui si rinchiudono i "moderati" dell'Ulivo in contrapposizione alle forze più radicali. Vogliono un partito che esista in modo autonomo e che sia espressione della sinistra italiana.

 

I due pretendenti alla segreteria provinciale dei democratici di sinistra, Giovanni Gaspari e Pietro Colonnella, appoggiano entrambi la mozione congressuale di Piero Fassino.