La Conferenza Episcopale Marchigiana, nella sua ultima riunione del mese di ottobre, ha accolto, con il consenso della Comunità Agostiniana, la domanda avanzata dalla Comunità montana dei Monti Azzurri di San Ginesio, di nominare San Nicola da Tolentino Patrono dell’Ente.

 

La comunità montana dei Monti Azzurri, infatti, in occasione del settimo centenario della morte del santo (10 settembre 1305), che ricorre nel 2005, aveva espresso la volontà di trovare nella figura dell’umile Nicola, nato e vissuto sul territorio comprensoriale nel 1200, un emblema della spiritualità e della devozione di un intero popolo.

 

San Nicola è diventato così Patrono e protettore della Comunità montana e costituisce un esempio di virtù e di un’esistenza dedicata  alla cura degli  ultimi, dei poveri e dei deboli. E’ stato, inoltre, un santo che ha avuto un profondo legame con il territorio comunitario. Nacque nel 1245 a Sant’Angelo in Pontano, Comune della Comunità montana dove esistono ancora luoghi testimonianza della straordinaria fede che caratterizzò tutta la sua vita. Sono famose le Fontanelle, dette di San Nicola, dove, secondo la tradizione, si recava a pregare.

 

Già nella giovinezza emersero i suoi doni carismatici. Compiuti gli studi di teologia, fu ordinato sacerdote agostiniano da San Benvenuto, vescovo di Osimo. Per fare apostolato passò la sua vita da una comunità all’altra, ma a causa delle sue precarie condizioni di salute si stabilì a Tolentino (altro Comune della Comunità montana), dove visse trent’anni in preghiera, penitenza e apostolato. Fu canonizzato da Papa Eugenio IV nel 1446. La sua tomba nella basilica tolentinate è da sempre meta di pellegrinaggi.

 

La devozione per San Nicola è viva e presente in tutti i credenti della Comunità montana, non solo nell’animo dei tolentinati.

L’Amministrazione della Comunità montana ha dunque accolto con gioia la notizia comunicata recentemente dal Segretario della Conferenza Episcopale Marchigiana Gervasio Gestori.