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Presentato Gian Mario Spacca, candidato della Margherita alla presidenza della Regione Marche

San Benedetto del Tronto | Incontro al Calabresi con un convegno: “Margherita forza di governo nella regione e a San Benedetto”

di Giovanni Desideri

“La testa aperta al mondo, ma radicati sul territorio”: dopo gli altri tasselli della piramide, il vice presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca appone uno slogan al vertice del proprio discorso. L’investitura più autorevole a succedere a Vito D’Ambrosio (“in quota” DS) come presidente della Regione l’ha ricevuta alcune settimane fa da Romano Prodi.
 
Ora la Margherita ha iniziato il giro di presentazione del proprio esponente. Elezioni in programma nella primavera del 2005, tra il 10 aprile e la fine di maggio. L’“ostensione” a San Benedetto è stata officiata giovedì 4 novembre presso l’hotel Calabresi, durante un convegno ad hoc intitolato “Margherita forza di governo nella regione e a San Benedetto”.
 
Spacca ha parlato per ultimo, a braccio. Ha fotografato con i numeri fenomeni sociali ed economici della regione. Le prospettive per i prossimi cinque anni sembrano già note al politico esperto, già nella Democrazia Cristiana, laureato nel ’76 in Scienze Politiche (Aldo Moro relatore): “nel 2010 si calcolano 100 milioni di turisti cinesi in Europa. Dobbiamo attirarli nelle Marche”.
 
L’ottimismo della volontà e l’ottimismo della ragione: “le Marche risultano prima regione d’Italia per indice di benessere e numero di computer nelle scuole secondarie, la seconda per donazioni di organi. Abbiamo un elevatissima speranza di vita, lo 0,28% dell’intero commercio mondiale, una disoccupazione al 3,8% contro l’8,7% nazionale. Negli ultimi 10 anni abbiamo avuto un saldo positivo di 58 mila occupati. Nella provincia di Ascoli la disoccupazione è al 5%, sempre inferiore a quella nazionale. Abbiamo già iniziato ad applicare il “principio dell’equità”, per uniformare le nostre province. Rispondiamo alle sfide del mondo moderno per la concretezza della nostra gente”.
 
Peccato per la politica nazionale: “la riforma federale deve preoccuparci seriamente, per i conflitti di competenze che creerà. È bene che si torni a valorizzare il territorio, come si sta facendo in tutto il mondo e in tutti i settori. Le nostre specificità ci permetteranno di reggere la concorrenza”.
 
In precedenza gli interventi del vicepresidente del consiglio regionale Sandro Donati (“alla Margherita spetta la guida della giunta. A dicembre il nuovo statuto regionale, ora stiamo discutendo della legge elettorale”), della coordinatrice regionale Stefania Benatti (la coalizione parte dal 51,7% delle ultime europee, anche se i voti vanno riconquistati giorno per giorno”), l’autocritica della coordinatrice provinciale Valeria Senesi: “per la Provincia di Ascoli abbiamo appoggiato un candidato non della Margherita. Dobbiamo avere più progettualità”.
 
La Margherita: balena bianca o gigante buono? L’on. Orlando Ruggieri ha evocato la seconda immagine (“puntiamo sulla città territorio di 200 mila abitanti Ascoli-San Benedetto, no ai vecchi campanilismi”), l’ex assessore Franco Paoletti (oggi presidente dell’assemblea regionale della Margherita) sulla prima, avanzando la prima lamentela sulla “scarsa attenzione della Regione per il sud delle Marche”. L’altra è arrivata dall’assessore provinciale alla partecipazione Ubaldo Maroni.
 
Accuse rinviate al mittente dal capogruppo in Regione Marco Luchetti: “abbiamo dato risposte a tutti, comprese le comunità montane. Piuttosto dobbiamo coinvolgere i giovani”. Il sindaco di Monteprandone Bruno Menzietti: “dobbiamo essere riconoscibili nella coalizione. Assurdo che mi si accusi di rovinare il mercato immobiliare se offro case popolari”.
 
“Tutti” per le accuse all’amministrazione comunale di San Benedetto: “senza idee chiare” (Donati), “allo sfascio, non discute con la città il nuovo PRG” (Ruggieri), “porta degrado e decomposizione in maggioranza e minoranza” (Paoletti), “mai vista a San Benedetto una mozione di sfiducia, il PRG non vedrà mai la luce” (Antimo Di Francesco, capogruppo comunale).
 
Tra il pubblico l’ex presidente della Provincia Pietro Colonnella (DS), l’assessore comunale alle attività produttive Marco Lorenzetti (UDC), gli ex sindaci di San Benedetto Alberto Cameli e Piero Ripani.

05/11/2004





        
  



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