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Pari in laguna per l'Ascoli che resta nel gruppo di testa. 1-1

| VENEZIA - Cristian Bucchi, uomo in più per i bianconeri, di nuovo in gol.

di Federica Poli

VENEZIA (4-3-2-1): Benussi; Macaluso, Landaida, Giubilato, Vicente; Bovo (17’st D’Antoni), Anderson, Brellier; Erpen, Miramontes (41’st Rivaldo); Biancolino (44’st Garcia). A disp. Sirigu, Orfei, Ajide, Saverino, Rivaldo. All. Ribas
ASCOLI (4-4-2): Maurantonio; De Martis, Brevi, Cudini, Modesto; Capparella (15’st Lauro), Cristiano (29’st Belingheri), Monticciolo, Fini; Bucchi, Colacone (41’st Eliakwu). A disp. Coppola, Martinelli, Speranza, Ascenzi. All. Silva

ARBITRO: Dattilo di Locri (Giordano, D’Aguanno; Burdin)
MARCATORI: 5’ Bucchi, 18’ Erpen
AMMONITI Cristiano, Brellier, Anderson, Cudini. RECUPERO: 1’+ 5’

L’Ascoli al Penzo parte bene. La formazione di Silva pare proprio a trazione anteriore. Al 5’ minuto Fini imbecca Bucchi solo in area che spizza la palla a beffare Benussi.

I marchigiani appaiono determinati ad amministrare il vantaggio e portare a casa un risultato positivo. Ma gli arancioneroverdi sono squadra coriacea malgrado le differenze tecniche, che in campo si vedono tutte, hanno degli elementi di spicco che potrebbero rendere dura la vita ai difensori bianconeri. Al 18’, infatti, Erpen raccoglie un pallone a centro area e spiazza Maurantonio reo forse di trovarsi un po’ troppo fuori dai pali.

La squadra ospite non si scoraggia. Con Bucchi e Colacone cerca ancora il vantaggio ma oggi la fascia destra soffre parecchio e quella sinistra con Fini e Modesto non riesce ad incidere granchè. Alla fine della prima frazione Biancolino coglie un clamoroso palo sorprendendo Maurantonio un po’ troppo distratto.

Il secondo tempo non offre grandi spunti, ma il tecnico ascolano pare aver letto la partita e inverte le fasce Capparella a sinistra e Fini a destra per dare più margine di manovra ad entrambi. Il gioco, però, non ne risente e la gara si avvia alla conclusione. Ottima prova del veneto Miramontes, un furetto di centrocampo, che è apparso una spina nel fianco della difesa ascolana.

Attimi di apprensione per Cristian Bucchi che cade a terra appoggiando male la caviglia destra ma, fortunatamente, l’attaccante si rialza dopo poco e, a tempo quasi scaduto, colpisce la traversa pareggiando anche il risultato dei legni. Proprio il numero 29 dell’Ascoli è apparso in gran forma. Lo abbiamo visto cimentarsi in tutti i ruoli perché oggi il Cristian nostrano è stato l’uomo in più che, purtroppo, non è riuscito a far la differenza.

Partita godibile il primo tempo ma molto lenta nel secondo.

L’Ascoli col pareggio al Penzo resta agganciata al gruppo di testa della classifica.

Da segnalare il massiccio esodo degli ascolani che si sono presentati in Veneto in ottocento e forse più.

 

08/11/2004





        
  



3+5=

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