Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Nasce la Rete Ecologica regionale

| ANCONA - sarà la piu’ grande opera pubblica delle Marche per la tutela della biodiversita’

La nuova sfida per la tutela della biodiversita’ nazionale, internazionale ed europea si chiama Rete Ecologica ed e’ la naturale continuazione della sfida lanciata a Camerino per la salvaguardia di almeno il 10% della superficie italiana.
 Il WWF con questo lavoro ha stimolato e promosso il piu’ esteso progetto sul territorio regionale, avvio di un percorso ancora lungo e faticoso.
E’ il superamento del concetto di parco isola, con un diverso approccio, di area vasta, che inserisce a pieno titolo le Marche all’interno dell’ecoregione Mediterraneo.
 
Nell’ultimo congresso internazionale sulle aree protette, svoltosi a Durban nel 2003, i massimi esperti di conservazione hanno convenuto come i parchi da soli non siano piu’ in grado di garantire la tutela della biodiversita’. Un diverso approccio si rende quindi necessario, attraverso le ecoregioni. Sull’intero pianeta le ecoregioni individuate dal WWF Internazionale, con un metodo scientifico innovativo, sono 238. Una di queste e’ il Mediterraneo e all’interno di quest’ultimo sono ricomprese le Marche.
 
Franco Ferroni, responsabile del WWF Italia per il programma Mediterraneo e Marco Amagliani, Assessore all’Ambiente della Regione Marche hanno illustrato oggi ad Ancona in una conferenza stampa i risultati del lavoro svolto dall’associazione.
Nei due anni di durata della convenzione il WWF ha sistematizzato tutti i dati scientifici disponibili sulla distribuzione della biodiversita’ nelle Marche e sulla presenza delle aree di maggior interesse naturalistico  e di maggiore valenza con l’obiettivo di individuare i possibili corridoi ecologici e i punti caldi (hot spot) di biodiversita’.
Tutto questo all’interno del quadro d’insieme costituito dal sistema delle aree protette marchigiane, ovvero dei Parchi e delle Riserve naturali, regionali e nazionali, dei SIC (siti di interesse comunitario) e delle ZPS (zone di protezione speciale della fauna) della rete europea Natura 2000.
 
L’obiettivo della rete ecologica e’ quello di mettere in relazione le singole aree protette tra loro e il resto del territorio, creando una sinergia utile alla gestione sostenibile del territorio, a cominciare dal PTC (Piano territoriale di coordinamento) redatto a cure delle Province. Una sfida nazionale ed europea in cui le Marche vogliono essere protagoniste.
Il lavoro svolto dal WWF Italia costituisce la prima pietra di un lungo percorso. Una grande opera pubblica che, a differenza delle altre, ha l’obiettivo ambizioso di ricostruire la connettivita’ e la rinaturalizzazione trasversale, anche coinvolgendo il mondo agricolo, gia’ attivo con i miglioramenti agroambientali, attivati per mezzo dei fondi strutturali e del piano di sviluppo rurale.
 
Il WWF ha prodotto un primo modello di Rete Ecologica per le Marche, una rappresentazione che deve essere ora validata sul campo con una nuova fase. Per far questo la Regione Marche deve quindi aumentare il livello della conoscenza qualitativa sulla presenza della biodiversita’, con l’obiettivo per i prossimi anni di creare una vera e propria banca dati, gia’ realizzata da altre regioni quali ad esempio la Toscana. Per far questo e’ indispensabile raccogliere tutte le competenze marchigiane, a partire dalle Universita’ e dall’ARPAM (all’interno del SIRA – Sistema informativo regionale ambientale), con un contributo anche dal mondo delle aree protette, veri e propri nodi della rete.
 
Dai risultati si evidenzia inoltre come le aree protette, gia’ istituite e di prossima istituzione, si sovrappongano quasi interamente alle aree di maggior valore naturalistico regionale.
 
Con questo lavoro e con lo sviluppo futuro del progetto gia’ avviato, le Marche sono una regione all’avanguardia per la realizzazione della rete ecologica. Questa esperienza e’ stata inserita in un volume a cura della Regione Sardegna come esempio positivo per i funzionari degli enti locali sardi, nell’ambito dei fondi europei, all’interno del Programma di interventi formativi sui sistema di tutela e valorizzazione ambientale e di gestione del patrimonio naturalistico.

08/11/2004





        
  



2+1=

Altri articoli di...

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji