Il centro studi sul folklore di Ortezzano organizza un convegno sul ricamo.
Ortezzano | Si svolgerà oggi pomeriggio a partire dalle ore 16 l'incontro pomosso dall'associazione per la valorizzazione delle tradizioni popolari. Un appuntamento che ofrirà importanti dati storici.
di Alessio Carassai
Il Seminario si propone la riscoperta della manualità creativa attraverso questarte antichissima e molto diffusa che ha origine in oriente ma che, in età medievale, si è diffusa ampiamente anche tra le popolazioni occidentali. In Italia, e precisamente in Sicilia, questa arte inizia intorno allanno mille, durante il dominio dei Saraceni, che vi introducono laboratori di tessitura e di ricamo, dai quali escono manti cerimoniali di grande pregio.
La Chiesa ha da sempre assegnato al ricamo il compito di edificazione religiosa. Il materiale che il medioevo offriva per i soggetti era inesauribile: non solo figure del vecchio e del nuovo Testamento, ma anche la crescente schiera di Santi presentava uninfinita abbondanza di avvenimenti interessanti e meravigliosi che apportavano ai fedeli edificazione e meraviglia, ma anche timore e commozione. Dal Medioevo fino al XVI secolo inoltrato, i ricami sono sovente portatori di tradizioni popolari e di poesia, ma anche di leggende profondamente radicate nellanimo dei popoli. Larte del ricamo ha sempre rappresentato per le donne un mezzo attraverso il quale esprimere sentimenti e sensazioni. A ben pensarci, quei piccoli pezzetti di tessuto, capolavori di rara bellezza, firmati, datati e spesso provvisti anche dell'età della ricamatrice, costituivano una sorta di pagina di diario, dove, nelle lunghe ore di lavoro, riversavano pensieri e segreti inconfessabili.
Tuttavia tale arte è stata spesso relegata al chiuso delle mura domestiche, al ruolo di mero artigianato, e soprattutto alla sfera femminile. Il ricamo invece è un insieme di tecniche espressive ricorrenti nell'arte, segno di una ricerca che va oltre una preferenza individuale; è una pratica artistica inaspettata che sostituisce al pennello la ricerca di supporti e materiali "alternativi"; una scelta linguistica che oltre a spezzare la barriera che separa i materiali intellettualmente alti da quelli bassi, propone una nuova relazione tra i sessi, dato il ricorso plateale - di uomini e di donne - ad un sistema di segni tradizionalmente femminili; un mezzo espressivo che pone attenzione a ciò che abitualmente è marginale.
Per questo il Centro di studi sul Folklore Piceno ha pensato di dedicare al ricamo un intero Seminario di Studi, il quale si avvarrà dellintervento di insigni studiosi del mondo accademico e non. Durante il Seminario sarà presentato, dal gruppo folklorico Ortensia, il DVD Gente Picena-musiche, canti e balli della nostra terra, raccolta di canti e balli che il gruppo mette in scena durante i suoi spettacoli.
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11/12/2004
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