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Anna Mazzamauro inaugurerà lo sportello "Obiettivo famiglia"

| FALCONARA MARITTIMA - La famosa attrice testimonial dell'iniziativa nel centro "Più" di Via Roma. L'intervista.

Tutti la ricordano come la "Signorina Silvani", sogno proibito del mitico ragionier Fantozzi, ma lei Anna Mazzamauro, è prima di tutto un'attrice di teatro, una professionista che il palcoscenico non lo ha mai abbandonato.

Donna intelligente e tremendamente simpatica, Anna inaugurerà lunedì 13 dicembre alle ore 17.30 lo sportello "Obiettivo famiglia" del centro "Più" di Via Roma, un appuntamento con ingresso libero a cui potrà assistere chiunque.

"Obiettivo famiglia" è un servizio ideato per rispondere alle rinnovate esigenze di una  famiglia sempre meno tradizionale, spesso addirittura nucleare o allargata. Una famiglia appartenente ad etnie diverse, costituita da un solo genitore o nata a seguito di una separazione o di un divorzio.

Sarà l'ospite d' onore all'inaugurazione dello sportello "Obiettivo famiglia".

Ma lei che idea ha della famiglia?
"La mia famiglia di nascita è stata una famiglia meravigliosa, perfetta, ma io non ho ereditato questo senso della famiglia. Mi sono sposata, ho avuto una figlia ma il matrimonio non ha funzionato. Con il mio ex marito è un uomo simpaticissimo, amorevole, siamo ottimi amici, lo eravamo anche prima, ecco ... evidentemente era più amico che marito"

Le pesa essere considerata ancora "La Signorina Silvani"?
"Beh, spero di essermi allontanata dalla Signorina Silvani. Non la rinnego, anzi, sono riconoscente a questo personaggio che mia ha dato l'opportunità di firmare i primi autografi, di essere riconosciuta e riconoscibile. Sa, io non credo a quagli attori che dicono di non voler essere "disturbati" dai fan. Quando entro in un ristorante e nessuno mi riconosce io me ne vado! Non detesto la Signorina Silvani, è una sciocchina ma anche una figura molto tragica che ha costituiti un anello molto pesante nella catena della mia carriera.

Ora non sono tornata al teatro, come spesso dite voi giornalisti, ma in teatro ci sono sempre stata. Sto recitando in uno spettacolo dedicato ad Anna Magnani, "Nannarella", scritto, diretto e interpretato da me. Il pubblico lo apprezza molto, quando applaudendo si alza in piedi lo fa un po' per me e un po' per Anna Magnani. C'è un rapporto stretto fra Anna e Anna, quel carattere da gatto di luna, un po' sornione. Mi sono voluta prendere interamente la responsabilità di questo spettacolo perché detesto i biografi, perché nessuno saprà mai cosa veramente un personaggio sta provando. Non certo Anna Magnani..."

C'è più spazio per le donne in teatro rispetto al cinema o alla televisione?
"Beh sì ma io non sono mai stata polemica perché io ho scelto da sempre il teatro. La televisione e il cinema li considero un lusso sfrenato, nel senso di qualcosa in più. Quindi benvenuto il successo cinematografico e televisivo, ma non è mai stato un successo di appartenenza. Io, geneticamente, appartengo al teatro."

11/12/2004





        
  



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