La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile» il ricorso con il quale il Tar del Veneto ha impugnato gli articoli 159 e 190 del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione. L'ordinanza depositata ieri conferma validi i regi decreti che includono il Crocifisso tra le dotazioni istituzionali scolastiche.

Tutto era partito dalla protesta di una cittadina di origine finlandese,Soile Lautsi,madre di due studenti non credenti frequentanti una scuola di Abano Terme, con l'aiuto dell'Unione atei.

Secondo il Tribunale l'esposizione di un simbolo venerato dal cristianesimo nelle aule scolastiche non è conciliabile con la posizione di equidistanza ed imparzialità tra le diverse confessioni che lo Stato deve comunque mantenere.

La Consulta però rinvia tutto al mittente senza neanche discuterne, perché non spetta a lei. E per ora il crocifisso resta dov'è.