Il futuro del cappello e del marchio made in Italy nel progetto "Hats Italian Style".
Montegiorgio | Si è svolta ieri sera una conviviale del Uif e della Federazione italinana Industriali dei tessili e del cappello per discutere dei lavori dell'ultimo anno e dei progetti per il futuro. Tante le iniziative da portare avanti.
di Alessio Carassai
"Hats Italian Style", un progetto ben definito con l'intetnto di promuovere e valorizzare il marchio made in Italy, la volontà si sensibiliozzare le istituzioni nazionali ed Europee ad una magiore attenzione alle piccole e medie imprese soprattuto nei mercati internazionali. Gli aspetti salienti dell'incontro possono essere racchiusi in questi conmcetti anche se si è parlato di tantissimi progetti intorno al futuro dei prodotti tessili e del cappello ma anche d'economia generale come il probabile mattone che dopo le festività natalizie colpirà la Fiat.
L'incontro svoltasi mercoledì sera al ristorante Oscar & Amorina, ha raccolto molti addetti ai lavori: Paolo Marzialetti del Uif presidente piccola industria, Serafino Tirabasso di Cappeldoc, Amedeo Antinori della Federazione italiana industriali tessili e cappello, Giorgio Giardini presidente della federazione italiana Tessili vari, Rietta Messina direttore della stessa federazione e Alvaro Cesaroni presidente del Uif insieme ad amministratori e imprenditori locali come Ferruccio Vecchi e Andrea Scorolli.
Hats Italian Style possiede molte sfaccettature ha commentato Amedeo Antinori ma principalmente l'inetnto è di promuovere il made in Italy attraverso una serie di punti fondamentali. Il primo la qualità: prodotti con materiali pregiati e stilistici. Lorigine: offrire la possibilità di rintracciare la provenienza del prodotto. Salute: tutela nella qualità dei prodotti utilizzati durante la lavorazione. Ambiente: attivare un processo si sviluppo sostenibile.
Allinterno di questo progetto sono stati avviati importanti collaborazioni con Asso Moda, listituzione del sito www.hatsitalianstyle.it e di un tabloid specializzato, rapporti di confronto e promozione fre le vairie ditte a soprattutto una promozione su larga scala che comunque punti sempre alla qualità ad un prodotto di nicchia.
Abbiamo intenzione di andare avanti con questo progetto ha dichiarato Giorgio Giardini non solo nelle nostre inizitive ma sensibilizando il Governo e la comunità Europea: abbassamento di alcune forme dimposte come L'irap, la possibilità dequilibrare il mercato per i prodotti import export, cercare di sensibilizzare le istituzioni per agevolare forme associative per le piccole medie aziende.
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16/12/2004
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