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Secchiaroli: “Favorire la piena integrazione dei disabili”

| ANCONA - Le conclusioni dell’assessore al convegno di Loreto sul diritto di cittadinanza

Favorire, a tutti i livelli,   il processo integrazione  delle persone  disabili, promuovendone,  in modo particolare, l’inserimento  lavorativo.

Un obiettivo prioritario che  chiama  in causa  tutti: scuola, sanità,  imprese, servizi sociali.  Marcello Secchiaroli, assessore regionale alle Politiche sociali, sintetizza  così le conclusioni  del convegno di Loreto sul diritto di cittadinanza a partire dal lavoro.

“L’obiettivo – ha spiegato – è favorire  il raccordo  operativo tra tutti  i soggetti che operano nel settore, al  fine di  realizzare  interventi   il più possibile efficaci per soddisfare i bisogni  delle persone  svantaggiate e dei loro familiari”.

Questo significa  - ha aggiunto -  un maggiore  impegno delle istituzioni pubbliche,  non solo   della Regione, ma anche da parte delle Province  dei Comuni,  che hanno competenze specifiche  nel settore della disabilità.  

Secchiaroli si è poi soffermato su alcuni aspetti critici dell’applicazione della  normativa di settore.

“Con la  legge quadro 328 del 2000 è stato impresso un nuovo impulso – ha detto -  nel promuovere un sistema integrato  di interventi e di servizi socio-sanitari basato su 24 Ambiti territoriali  sociali e  sul  Piano triennale di   zona”.

Anche l’applicazione della  legge 68/99  sul collocamento  dei disabili nel mondo del lavoro ha dato buoni risultati: “Ma c’è il rischio - ha ammonito -  che possa  essere  stravolta  dalla legge 30, la  cosiddetta ‘legge Biagi’,   che individua  quale  percorso  preferenziale per il disabile l’inserimento  presso le cooperative sociali,  precludendogli  la possibilità   di  lavorare  a pieno titolo in un  contesto produttivo aperto a tutti”. 

Nel corso del convegno, Massimo Fresina, direttore del Dipartimento  di prevenzione della Zona territoriale n. 1 di Pesaro,  ha presentato un progetto innovativo che coinvolge  le tre zone territoriali  di Pesaro, Fano e Urbino   e i Centri per l’impiego della Provincia di Pesaro-Urbino rivolto ad accelerare ed semplificare in unica seduta di accertamento, presso le Commissioni mediche, la valutazione congiunta  dell’ invalidità civile, del riconoscimento dello stato di handicap e della diagnosi funzionale  utili ad un  collocamento mirato al lavoro.

“Il progetto, che  sarà operativo entro il prossimo anno,  consentirà all’utente – spiega Fresina di diminuire i tempi di attesa, che mediamente sono di 9 mesi, e alla pubblica amministrazione di razionalizzare e automatizzare l’organizzazione del  lavoro, con la possibilità, di conoscere, in qualsiasi momento, sia  lo stato di avanzamento della pratica che  l’operatore che se ne sta occupando”.

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda sul tema: “Diversità e  integrazione sociale quale  progetto culturale?”,moderatore Vincenzo Varagona,giornalista della Rai,alla quale hanno partecipato Ermenegildo Bonfanti, segretario confederale Cisl, Carlo Donolo, docente di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma, e Lucio Cottini, docente di Psicologia  dell’handicap e della riabilitazione dell’Università di Urbino.

17/12/2004





        
  



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