La storia della coltivazione del Riso nella regione Marche.
Fermo | Si svolgerà domani pomeriggio presso l'ex antiquatium di Fermo la presentazione del libro: "Il riso nelle Marche. Storia di una coltura minore", reallizzato da Carla Chiaramoni e Paolo Brasca.
Si svolgerà domani martedì 21 dicembre alle ore 18,30 presso lex Antiquarium di Largo Calzecchi Onesti a Fermo, in occasione dellAnno internazionale del riso indetto dalla Fao, la presentazione del libro Il riso nelle Marche. Storia di una coltura minore scritto da Carla Chiaramoni e Paolo Brasca,edito da Zefiro. Il libro ricostruisce la storia di questo importantissimo cereale, la cui coltivazione è documentabile nella regione fin dal 1600, sebbene la leggenda attribuisca il merito della sua diffusione a Federico II di Svevia.
La coltivazione del riso nelle Marche, tra alterne vicende, proseguì fino alla fine dellottocento, epoca che né segna la massima espansione, ma anche il declino. La produzione raggiunse il suo apice in età napoleonica e riguardò soprattutto il piceno, sebbene rimase sempre limitata. Nel 1826 risultavano infatti 96 ettari coltivati a riso nelle aree del Piceno e del Fermano, 19 in quelle di Macerata ed appena 6 ad Ancona. La sua coltivazione era legata allesigenza di bonificare terreni paludosi attraverso il sistema delle colmate.
In alcune aree dellanconetano e del maceratese furono tentate, con successo, coltivazioni allasciutto, con periodiche irrigazioni. Una tecnica che è stata ripresa, in anni recenti, e che ha portato a produrre il Vialone Nano, una delle specie più antiche e di qualità tra quelle presenti in Italia. Lanalisi storica della pubblicazione si estende allambito gastronomico, con ricette a base di riso tratte da antichi ricettari marchigiani, come ad esempio il riso jallo che, al posto dello zafferano del più rinomato risotto milanese, impiega il rosso duovo, e la tradizione vuole che sia sempre presente sulla tavola degli sposi, perché di buon auspicio. Il libro ospita anche nuove interpretazioni del riso da parte di affermati cuochi marchigiani.
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20/12/2004
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