Carte di credito clonate: quattro arresti
San Benedetto del Tronto | Sei le persone coinvolte in un'operazione di Polizia internazionale partita dal commissariato di via Crispi.
di Emidio Lattanzi
Le indagini erano partite nel mese di luglio, dopo le prime denunce giunte presso gli uffici del commissariato di San Benedetto, e sono concluse nelle ultime ore, portando all'identificazione di sei persone coinvolte, quattro delle quali sono già finite dietro le sbarre.
Si ritorna a parlare di clonazione di bancomat e carte di credito, ed ancora una volta numerose sono le vittime del raggiro. La banda riusciva a manomettere, nottetempo, alcune apparecchiature adibite alla lettura delle carte, inserendo al loro interno dei chip dai quali successivamente venivano recuperate tutte le informazioni utili alla produzione di carte gemelle, con le quali effettuavano prelievi giornalieri in sportelli esteri (Romania, Grecia e Spagna).
Sei persone sono così accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frode tramite carte di pagamento contraffatte, due di loro, Jony Catalin Dumitra e Ilias Agoras sono stati arrestati a Milano, Nicolae Popa e Ilie Cucos sono stati bloccati in patria dalla Polizia greca, mentre per due rumeni Cristian Petrisor ed Elena Nita è scattata la denuncia a piede libero, i due sono infatti attualmente ricercati.
Fulcro dell'indagine, ribattezzata Operazione "Top Cash", il commissariato sambenedettese, che ha agito in collaborazione con la Polizia di frontiera di Ancona e con quella di Milano. Proprio a Milano sono avvenuti i primi due arresti, quelli di Dumitra e Agoras, trovati in possesso di ventiquattro "white cards" (schede bianche ancora da clonare), e due dischetti contenenti codici utili alla contraffazione di circa 2000 tessere magnetiche.
Una volta contraffatte le schede, i criminali si recavano all'estero per i prelievi, in modo da sfruttare l'allungamento dei tempi tecnici di trasmissione dati per poter utilizzare le carte il più a lungo possibile.
Visibilmente soddisfatto del lavoro dei suoi uomini il dirigente del commissariato sambenedettese Marco Fischetto: "Voglio sottolineare ha dichiarato come siamo riusciti a venire a capo dell'attività criminale, con delle indagini mirate scattate immediatamente dopo l'arrivo delle prime denunce".
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22/12/2004
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